lunedì 30 novembre 2009
Con la riscoperta della via Francigena facciamo conoscere le nostre radici cattoliche
domenica 29 novembre 2009
Sul voto per il Crocifisso il centro-sinistra casolano dimostra che il centro scompare sotto la spinta della sinistra più oltranzista
Il voto sull’Ordine del Giorno per l’esposizione del crocifisso nelle scuole che abbiamo presentato nel consiglio comunale di sabato 28 novembre 2009, rappresenta una esemplificazione perfetta del modo con cui il gruppo consiliare di centro sinistra si comporta in ogni circostanza.
Chiunque legga il nostro odg può ben vedere come non ci sia stato alcun tentativo di politicizzare l’argomento, di trarre rendite politiche da temi che nulla hanno a che fare con il confronto tra i partiti e soprattutto non ha voluto negare alcuno dei diritti che fondano le basi della convivenza dei popoli e dei cittadini nella nostra nazione.
Tutto l’ordine del giorno è stato costruito per unire e non per dividere, per comprendere non per escludere, per collegare e non per disgregare.
Ha un solo difetto: ritiene che i valori cristiani e cattolici che caratterizzano così profondamente il nostro popolo e la nostra civiltà debbano essere difesi quando si cerca di indifferenziarli e di annacquarli com’è avvenuto appunto nel caso della sentenza della corte europea in nome di una incomprensione palese per la nostra storia e per la nostra cultura.
Naturalmente ci saremmo aspettati che un ordine del giorno così formulato trovasse nel gruppo consiliare Uniti per Casola guidato da un capogruppo a lungo militante nell’Agesci e con una certa presenza cattolica, almeno una attenzione partecipe ed un rispetto sul merito.
Così non è stato: il gruppo di centro sinistra senza porsi problemi di sorta, né cercare un accordo sul testo, ha votato compatto contro l’ordine del giorno, presentandone un altro alternativo (preventivamente preparato) dove naturalmente non si manca di accusare il governo (persino sul crocifisso trovano il modo di farlo!), di difendere con una accentuazione esagerata - e perciò sospetta - i diritti dei non cattolici, accusando di uso strumentale dei simboli religiosi non si sa chi e perché . Molto altro ancora c’è in quel testo di cui raccomandiamo vivamente la lettura. Ciascuno, leggendolo potrà valutare il livello di malizia politica e di doppiogiochismo che è stato utilizzato anche in questa vicenda.
A noi che ad ogni consiglio ci dobbiamo misurare con queste forme di attacco ferocemente rancorose contro il Governo, la cosa non fa quasi più effetto, ma vogliamo sperare che faccia invece effetto e scandalo in tutti coloro (e sono tanti) che pensano che questo modo vecchio e datato di fare politica debba cedere il passo verso forme più moderne e mature di intendere il rapporto tra le persone ed anche tra i partiti.
sabato 28 novembre 2009
E così, alla fine, anche Iseppi dice no al parcheggio in Piazza Sasdelli e Via Matteotti. Per la "mobilità dolce", sostiene. Mah?!
In Settembre presentammo una interrogazione sulla fogna a cielo aperto del Rio Casola: questa la risposta dell'assessore Ricciardelli
A quanto dice l'assessore il problema nasce da un certo numero di abitazioni di Via delle Vigne che convogliano direttamente i reflui nel Rio Casola nel quale confluisce anche una fognatura pubblica a servizio di via Roma.
venerdì 27 novembre 2009
giovedì 26 novembre 2009
Una intera classe politica senza tutele
Oggi è in atto un violentissimo scontro sulla giustizia che, tra le altre cose, riguarda il controllo sui pubblici ministeri, quelli che hanno determinato la caduta di due governi (Berlusconi nel 1994 e Prodi nel 2006).
Proviamo a vedere come stanno le cose negli altri paesi:
In Gran Bretagna il lord cancelliere, ministro della Giustizia, è al tempo stesso uomo politico e più alto magistrato del regno: nomina i magistrati su parere di una commissione consultiva istituita in ciascuna giurisdizione e può essere rimosso in qualsiasi momento dal primo ministro. Il pm è nominato da un omologo del nostro procuratore della Repubblica nominato a sua volta da un omologo del nostro procuratore generale di Cassazione. Sono entrambi esponenti del partito di maggioranza, restano in carica quanto il governo, possono sospendere i processi penali in corso, ma anche impedirne l’avvio, qualora ritengano che possono nuocere all’interesse nazionale o alle relazioni internazionali. L’ultimo caso è quello per lo scandalo dei rimborsi spese gonfiati dai parlamentari, chiuso senza l’avvio di procedimenti penali.
In Francia l’apertura di un procedimento è lasciata alla discrezionalità del pm che dipende da un procuratore della repubblica, che dipende da un procuratore generale, che dipende gerarchicamente dal ministro della Giustizia. Questi, dopo la riforma del 1993, deve trasmettere per iscritto le sue disposizioni ai magistrati.
In Germania i pubblici ministeri sono funzionari che «devono conformarsi agli ordini dei loro superiori», cioè del governo. Nelle corti federali vengono nominati dal ministro della Giustizia, con l’approvazione del Senato.
In Belgio, dove tutta la magistratura è sottoposta agli altri poteri dello stato, i pubblici ministeri sono semplici funzionari nominati discrezionalmente dal re.
In Svezia i pm sono nominati dal ministro della Giustizia.
Nei Paesi Bassi i pubblici ministeri rispondono direttamente al governo.
In Spagna dipendono dal procuratore generale nominato dal re su proposta del governo.
In Svizzera il tribunale federale è nominato dal parlamento.
In Giappone i magistrati della Cassazione e delle corti inferiori sono nominati dal governo.
Negli Stati Uniti tutta la magistratura è di natura politica.
In Portogallo, i pubblici ministeri e giudici dipendono da consigli superiori diversi e i pm rispondono gerarchicamente a un procuratore generale che si muove lungo linee di politica criminale tracciate da governo e parlamento. Il Portogallo ha avuto una dittatura più lunga del fascismo, eppure ha scelto una strada più cauta della nostra.
Quando Bruno Vespa chiese a Giulio Andreotti perché nella Costituente si decise una soluzione diversa da tutti i paesi europei garantendo l’autonomia anche ai pubblici ministeri, il senatore rispose: «Prima delle elezioni del 1948 noi e i comunisti avevamo paura gli uni degli altri. Ma introducemmo l’autorizzazione a procedere per i parlamentari come salvaguardia da eventuali abusi». Ebbene, anche quell'unica tutela fu abolita nel 1992-1993 sotto i colpi di tangentopoli.
Insomma, ogni persona in buona fede vede quanto forte sia lo squilibrio tra una magistratura che di fatto non risponde a nessuno e una classe politica eletta democraticamente, che si trova senza più alcuna tutela.
mercoledì 25 novembre 2009
martedì 24 novembre 2009
Il consiglio comunale del 28/11/2009 - Mozione e ordini del giorno presentati dal nostro Gruppo
Predicare bene ma razzolare male
domenica 22 novembre 2009
sabato 21 novembre 2009
venerdì 20 novembre 2009
Servizi locali: e adesso le regole
giovedì 19 novembre 2009
Comunicazione
Travolto da un isolito destino
mercoledì 18 novembre 2009
Il Financial Times premia la politica del rigore di Tremonti
Sarebbe molto meglio che la Provincia usasse i soldi per i fini istituzionali, strade e scuole in primo luogo, piuttosto che utilizzarli per improprie partecipazioni societarie
martedì 17 novembre 2009
La notizia è che per una volta siamo d'accordo con Gianpaolo Sbarzaglia
lunedì 16 novembre 2009
La magia del governatore rosso: inaugura l’ospedale che non c’è
Quoziente Parma: primo esempio innovativo a misura di famiglia, utile anche per Casola Valsenio
domenica 15 novembre 2009
sabato 14 novembre 2009
venerdì 13 novembre 2009
Per favore, non con "Gigino 'o drink"
Scrive Stella:
Parco della Vena dei Gessi, Coldiretti: "Ancora divisi agricoltori ed Istituzioni"
giovedì 12 novembre 2009
Un utile contributo sulla sanità pubblica a Casola Valsenio e nel Comprensorio
(ho prelevato questo contributo da un commento lasciato, purtroppo in forma anonima, sul post della critica situazione del Pronto Soccorso di Faenza)
L'ultima che sta circolando tra i dipendenti pubblici
Fatti pochi chilometri,decide di accendere la radio... ma non riesce neanche a trovarla.
Il cruscotto, probabilmente progettato dalla NASA, contiene migliaia di dispositivi di tutti i tipi, ma nulla che somigli a un'autoradio.
Inca..atissimo, torna dal concessionario. "Mi avete venduto una macchina costosissima, costa quanto un Concorde ma non ha la radio!".
Il venditore gli spiega che la radio, incorporata nell'infonavigatore satellitare, sfrutta un sofisticatissimo congegno di riconoscimento vocale, per cui basta dire il tipo di musica che si vuole e lei la suona.
Il tizio riprende la macchina, fa pochi metri e dice: "Blues!"
Subito la radio trasmette un bellissimo pezzo di B. B. King in dodecafonia dolby stereo surround che neanche al Madison Square Garden si sente cosi.
Dopo un po' decide di cambiare musica. Fa: "Rock!" e la radio commuta su un esaltante pezzo dei Deep Purple.
Dopo qualche minuto prova: "Bach!" e immediatamente parte il secondo Concerto Brandeburghese.
Beato dalla musica, non fa molta attenzione alla strada e quasi investe un ciclista imprudente.
Inca..atissimo, gli grida: " Testa di ca..zo!".
Subito la radio: "E adesso, dai microfoni di Radio Rai, la parola al Ministro BRUNETTA.........".
Il Ministro è intelligente e spiritoso per apprezzare anche questo tipo di popolarità.