giovedì 26 novembre 2009

Una intera classe politica senza tutele


Oggi è in atto un violentissimo scontro sulla giustizia che, tra le altre cose, riguarda il controllo sui pubblici ministeri, quelli che hanno determinato la caduta di due governi (Berlusconi nel 1994 e Prodi nel 2006).


Proviamo a vedere come stanno le cose negli altri paesi:
In Gran Bretagna il lord cancelliere, ministro della Giustizia, è al tempo stesso uomo politico e più alto magistrato del regno: nomina i magistrati su parere di una commissione consultiva istituita in ciascuna giurisdizione e può essere rimosso in qualsiasi momento dal primo ministro. Il pm è nominato da un omologo del nostro procuratore della Repubblica nominato a sua volta da un omologo del nostro procuratore generale di Cassazione. Sono entrambi esponenti del partito di maggioranza, restano in carica quanto il governo, possono sospendere i processi penali in corso, ma anche impedirne l’avvio, qualora ritengano che possono nuocere all’interesse nazionale o alle relazioni internazionali. L’ultimo caso è quello per lo scandalo dei rimborsi spese gonfiati dai parlamentari, chiuso senza l’avvio di procedimenti penali.
In Francia l’apertura di un procedimento è lasciata alla discrezionalità del pm che dipende da un procuratore della repubblica, che dipende da un procuratore generale, che dipende gerarchicamente dal ministro della Giustizia. Questi, dopo la riforma del 1993, deve trasmettere per iscritto le sue disposizioni ai magistrati.
In Germania i pubblici ministeri sono funzionari che «devono conformarsi agli ordini dei loro superiori», cioè del governo. Nelle corti federali vengono nominati dal ministro della Giustizia, con l’approvazione del Senato.

In Belgio, dove tutta la magistratura è sottoposta agli altri poteri dello stato, i pubblici ministeri sono semplici funzionari nominati discrezionalmente dal re.

In Svezia i pm sono nominati dal ministro della Giustizia.

Nei Paesi Bassi i pubblici ministeri rispondono direttamente al governo.

In Spagna dipendono dal procuratore generale nominato dal re su proposta del governo.

In Svizzera il tribunale federale è nominato dal parlamento.

In Giappone i magistrati della Cassazione e delle corti inferiori sono nominati dal governo.

Negli Stati Uniti tutta la magistratura è di natura politica.
In Portogallo, i pubblici ministeri e giudici dipendono da consigli superiori diversi e i pm rispondono gerarchicamente a un procuratore generale che si muove lungo linee di politica criminale tracciate da governo e parlamento. Il Portogallo ha avuto una dittatura più lunga del fascismo, eppure ha scelto una strada più cauta della nostra.

Quando Bruno Vespa chiese a Giulio Andreotti perché nella Costituente si decise una soluzione diversa da tutti i paesi europei garantendo l’autonomia anche ai pubblici ministeri, il senatore rispose: «Prima delle elezioni del 1948 noi e i comunisti avevamo paura gli uni degli altri. Ma introducemmo l’autorizzazione a procedere per i parlamentari come salvaguardia da eventuali abusi». Ebbene, anche quell'unica tutela fu abolita nel 1992-1993 sotto i colpi di tangentopoli.

Insomma, ogni persona in buona fede vede quanto forte sia lo squilibrio tra una magistratura che di fatto non risponde a nessuno e una classe politica eletta democraticamente, che si trova senza più alcuna tutela.

8 commenti:

  1. In Inghilterra tutti i politici coinvolti nello scandalo rimborsi si sono dimessi da soli.
    Jaqui Smith, ministro, si è dimessa perchè il marito aveva messo in conto due film porno.
    Michael Martin, speaker del parlamento, terza carica del regno, si è dimesso anche se non ne era coinvolto, ma perchè non aveva vegliato a sufficenza sui comportamenti dei parlamentari.
    Mi pare si siano dimessi in 11, compresi 5 ministri.
    In germania il parlamento, a inizio legislatura, autorizza preventivamente ogni tipo di azione di indagine nei confronti degli eletti.
    In Spagna e in Francia non è mai capitato che il parlamento negasse ai magistarti di intervenire indagando o arrestando, vedi il caso dell'ex patron del marsiglia Bernard Tapie, su un eletto.
    Il governo Prodi è caduto perchè aveva una maggioranza bislacca, con un ministro della Giustizia impresentabile, e anche se hanno archiviato l'indagine why not, basta andare a cercarsi i verbali e le intercettazioni su internet per capire che c'era del marcio in Danimarca, e parecchio.
    Il primo governo Berlusconi è caduto perchè "semplicemente noi gli ritirammo la fiducia" come disse Umberto Bossi davanti ai giudici di Brescia quando fu interrogato nel merito del procedimento contro la procura di Milano; più precisamente inziarono a litigare quando il governo approvò nottetempo il Decreto Biondi, detto il salvaladri.


    Cristiano

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  2. Rimane tutto confermato l'assunto che il sistema legislativo, quasi ovunque, sottopone gli uffici indaganti ad un controllo (quasi sempre politico). In Italia ci stanno tutte queste resistenze a controllare i pm perchè l'obiettivo è fare cadere Berlusconi per via giudiziaria: ancora una volta come nel 1994.
    Appena cadrà Berlusconi e governerà il centro sinistra, stai certo che i pm verranno ricondotti ad una legislazione di tipo europeo.
    Che i politici inglesi si dimettano se sospettati dimostra solo che c'è una cultura politica di miglior qualità, nient'altro.
    Fabio

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  3. Cosa c'entra Berlusconi, Fabio?
    Gli stessi processi che ha adesso c'erano anche prima, e questo non gli ha impedito di entrare in politica, vincere libere elezioni, fare un governo, prendersi una fregatura da Bossi sulle pensioni, cadere, fare l'oppossizione, ricandidarsi, rivincere e governare per 5 anni filati, nell'esecutivo più longevo della storia repubblicana.
    Con gli esempi degli altri stati, non si va molto lontano, perchè anche in Cina, a Cuba, in Sudan, in Iran, nel Myanmar dei generali, i pubblici ministeri dipendono dall'esecutivo.
    E' molto più complessa di così.
    Tanto per dire, negli Stati Uniti, un qualsiasi giudice federale può cassare una legge del governo o del parlamento, se la ritiene incostituzionale.
    Te l'immagini cosa accadrebbe da noi? Mamma mia!
    E poi, i procuratori statali, per esempio, che sarebbero i nostri pubblici ministeri, vengono eletti dai cittadini, direttamente.
    I giudici federali, tra l'altro, non sono sottoposti al ministero della giustizia, ma dialogano direttamente con il congresso.
    E' più complicata la questione.
    Volevo solo dire, in generale, che non vedo perchè un parlamentare, un qualsiasi parlamentare, Prodi, Mastella, D'Alema, Berlusconi, chi vuoi tu, non debba rispondere davanti alla legge per reati comuni; l'immunità serviva per quello, nel '48, per preservare le varie forze politiche dai reati d'opinione, o comunque legati a quello che potevano dire durante il loro mandato.
    Io non credo che chi ha scritto la costituzione volesse difendere i parlamentari anche dalle multe per eccesso di velocità e via dicendo.
    E poi, un governo mica può cadere, finchè ha la maggioranza in parlamento.


    Cristiano

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  4. fortunato tu, che credi in quello che scrivi,anch'io vorrei che un qualsiasi governo non potesse cadere per mano di qualche giudice o qualche pentito che ti accusa anche solo per lo sconto di pena.Ogni elezione costa ai contribuenti una finanziaria.

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  5. ho la memoria corta: quali sono i governi italiani caduti per colpa dei giudici in italia?

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  6. Giacomo,
    visto che usiamo tutti internet, anche tu, dato che scrivi su questo blog, digita su google 'cronologia governi italiani"; sono, nella storia repubblicana, 16 legislature, per una cinquantina di governi; se hai voglia trovi anche il motivo per cui è venuta a mancare la fiducia e sono caduti; non c'è nessun giudice.
    Io non sono fortunato o nient'altro, ti dico cosa c'è scritto nei testi.
    Sennò, beh, è semplice, fai il nome del giudice e il nome del procedimento che ha portato alla caduta del governo - che cade solo se alla maggioranza mancano i voti, per nessun altro motivo infatti può cadere.
    Quella dei pentiti poi, bah, non saprei.
    Non mi risulta proprio che nessun primo ministro abbia dato le dimissioni perchè citato o tirato in ballo da un pentito (e ce ne sono stati).
    Se ti riferisci invece alla caduta del primo governo Berlusconi, che cadde mi pare ad inizio novembre del 1994, lui non ricevette nessuna accusa dai giudici, nemmeno nessun avviso di garanzia, come tutti dicono, ma un invito a comparire, ed era il minimo, visto che da alcuni mesi suo fratello Paolo era in carcere, reo confesso, e probabilmente avevano qualche cosa da chiedergli, come vorrebbero chiedere a me se risultasse, per esempio, che mia mamma corrompa qualcuno (cosa che non fa, ovviamente).
    In più, l'invito a comparire, gli fu consegnato Napoli, non a un G8, come sostiene lui, ma ad una conferenza sul crimine, perchè restò la un giorno in più del previsto, doveva essere a Roma; i carabinieri non lo trovarono e andarono a napoli.
    Era estate. Luglio. Se volevano fargli male davvero, politicamente, l'avrebbero anticipato di un paio di mesi, c'erano le amministrative e regionali in primavera.
    Invece aspettarono che passassero le elezioni.
    A proposito.
    Un'elezione non costa una finanziaria, costa tanto, ma non così tanto.
    Però, vedi, qui si va su un terreno scivoloso.
    In tempi di crisi, qualcuno non ha voluto accorpare amministrative ed europee ad un referendum, raddoppiando le spese.
    Chiedi all'alleato del Pdl, Bossi.
    Lui non voleva.
    400 milioni di euro buttati via.
    Non tanti anni fa.
    Quest'anno.


    cristiano

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  7. tu hai ragione, nessun magistrato o pentito ha mai fatto cadere un esecutivo ma, nella mia mente,ritengo sia molto difficile da parte di chi forma la coalizione di maggioranza restare quando ogni giorno c'è un attacco al capo del governo.L'intento non è di far cadere l'esecutivo ma di far terra bruciata attorno al leader del pdl costringendolo di fatto alle dimissioni.
    Cambia la forma ma la sostanza è identica.
    Ps: io non ho detto che sia mai caduto un governo, che avesse la maggioranza, per mano di nessuno(sarebbe un colpo di stato).

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  8. "Fortunato tu, che credi in quello che scrivi. anch'io vorrei che un qualsiasi governo non potesse cadere per mano di qualche giudice o qualche pentito che ti accusa anche solo per avere uno sconto di pena. ogni elezione costa ai contribuenti una finanziaria"

    (Che poi, Berlusconi che si dimette per la terra bruciata intorno, insomma, me lo vedo Gasparri che prende le distanze dal Presidente del Consiglio; se si stacca di un metro, scompare nell'ombra, il tempo di battere le ciglia. E poi si può dire di tutto su Berlusconi, tranne che non sia un gran combattente. In più, ha una solida maggioranza parlamentare, e un solido elettorato.
    I giornali fanno il loro mestiere, anche se di questi tempi usano più la clava che il fioretto, ma è il suo bello.
    E i magistrati sono anche quelli che arrestano i mafiosi. Uno può pensare il peggio che vuole di Ingroia, mettiamo, ma non gli si può certo rimproverare che non stia facendo un grande lavoro di ramazza sul vertice dell'odierna Cosa Nostra)


    Cristiano

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