lunedì 30 novembre 2009

Con la riscoperta della via Francigena facciamo conoscere le nostre radici cattoliche

Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Toscana, Paolo Cocchi, hanno presentato, il 26 novembre, nella sala stampa di Palazzo Chigi, il progetto sulla via Francigena, l’antico sentiero di pellegrinaggio medievale.
Si tratta di un piano infrastrutturale che prevede la valorizzazione dello storico itinerario che attraversa da nord a sud tutta l’Italia.
Il “master plan” messo a punto dalla Regione Toscana rappresenta un esperimento pilota che risponde all’obiettivo del Ministro del Turismo di coniugare l’aspetto storico religioso del percorso con un’adeguata offerta che sappia attrarre su tutto il territorio nazionale turisti, pellegrini ed escursionisti di ogni nazionalità. Proprio dalla Toscana prende avvio la prima tranche del progetto interregionale “Via Francigena”, che prevede infatti il coinvolgimento di tutte le altre regioni che rappresentano le tante tappe della via Francigena italiana.
La via Francigena, che da Canterbury portava a Roma, è un itinerario che appartiene alla nostra storia, una via maestra percorsa per ragioni penitenziali e devozionali, soprattutto all’inizio del secondo millennio, da una moltitudine di pellegrini, in occasione del Giubileo.
Per il Ministero del Turismo sarà fondamentale creare lungo tutto il tratto italiano della celebre via (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio), un itinerario escursionistico, attrezzato con aree di sosta, informazione e accoglienza, e con strutture ricettive adeguate a pellegrini e a turisti concentrati sull’aspetto paesaggistico, culturale e naturalistico del luogo, senza la frenesia del “mordi e fuggi”. Il progetto si articola in una serie di interventi di carattere generale che, oltre a dare omogeneità al percorso, restituiranno alla via Francigena l’antica visibilità.

Nessun commento:

Posta un commento