lunedì 12 marzo 2012

Ma come stiamo messi? Il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), nonché sindaco Pd di Reggio Emilia, invita i comuni a non rispettare la legge.

fuorilegge“Non è accettabile che il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, nella sua veste di presidente dell’Anci, inviti i suoi colleghi Sindaci a non rispettare il patto di stabilità.” Delrio aveva, infatti, riferito alla stampa che avrebbe proposto al “Consiglio nazionale dell’Anci che tutti i Comuni italiani procedano al di fuori del Patto di Stabilità per alcune tipologie di pagamento”.
“E’ bene –dichiara Filippi consigliere regionale PDL – che i cittadini sappiano che il Patto di Stabilità è stato voluto dall’UE e, ovviamente, fatto proprio anche dall’attuale governo, per impedire un ulteriore aggravamento del debito pubblico giunto ormai a livelli insostenibili a causa degli innumerevoli sprechi e delle spese smisurate di diversi enti locali. Basta, infatti, esaminare i passivi di Bilancio di alcuni Comuni e Regioni italiani per rendersi conto della gravità della situazione e della necessità di porre uno stop alla dilapidazione di denaro pubblico.
Sono i cittadini contribuenti a dover pagare le conseguenze della cattiva amministrazione di alcuni Sindaci e Presidenti di Regione. A Reggio, ad esempio, la municipalizzata Iren ha accumulato in pochi anni tre miliardi di debito. E’ vero che vi sono state anche Amministrazioni virtuose, che hanno bilanci in pareggio o in attivo, mentre altri hanno sperperato masse enormi di denaro pubblico.

Condivisibile sarebbe dunque la richiesta di una modifica della normativa riguardante il Patto di Stabilità, che si proponga di realizzare tagli selettivi, stabiliti in base all’equilibrio o meno dei bilanci degli enti locali.
Inaccettabile invece è il fatto che un Presidente dell’Anci inviti tutti i suoi colleghi a violare la legge, soprattutto in questa situazione di crisi economica; una situazione nella quale si chiedono ai cittadini sacrifici, per ridurre il debito pubblico.
Il pubblico, principale responsabile dell’attuale situazione, deve, invece, fare la propria parte. Inaccettabile è che si ricorra alla demagogia per cercare l’applauso delle aziende private creditrici dello Stato: è un pessimo esempio che si offre ai cittadini, oltremodo grave se viene da un rappresentante importante delle istituzioni”.

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