lunedì 12 marzo 2012

I nostri soldi: bene i contributi all’Asp, malissimo il maneggio attorno al fondo di compensazione

Giornalmente rendiamo pubbliche molte delle spese effettuate dai nostri amministratori affinché i cittadini possano valutare in piena autonomia l’uso del pubblico denaro

DD 56 del 10/03/2012

SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’ NEL COMUNE DI CASOLA VALSENIO -  LIQUIDAZIONE ALL’AZ. PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA SOLIDARIETA’ INSIEME - RENDICONTO 2° SEM. 2011-

Spesa di:

€ 12.996,32

A favore di:

Asp Solidarietà Insieme di Castel Bolognese

Per:

L’Asp “Solidarietà Insieme” di Castelbolognese ha richiesto al Comune di Casola Valsenio la quota di spesa relativa al 2° semestre 2011 pari ad €. 12.996,32 al netto delle entrate incassate direttamente dall’Az. di Servizi alla Persona. Si liquida pertanto all’Asp la somma di € 12.996,32 relativa al rimborso per i servizi di sostegno alla domiciliarità nel Comune di Casola Valsenio svolti nel 2° semestre 2011.

Scelta esecutore:

Azienda pubblica di servizi alla persona: contratto di servizio

Nostri rilievi:

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La-sede-dellAsp

DD 407 del 30/12/2011

ACCORDO DI PEREQUAZIONE CONNESSO ALL’ AMPLIAMENTO DEL POLO FUNZIONALE COMMERCIALE DELL’ AUTOSTRADA FAENZA - IMPEGNO DI SPESA ANNO 2011.

Spesa di:

€ 6.697,50

A favore di:

Impegno di spesa

Per:

L’accordo tra i comuni a compensazione (perequazione è un termine che non si usa nel linguaggio corrente) dell’impatto del centro commerciale che sta nascendo allo sbocco dell’autostrada di Faenza ci assegna sul 2011 un importo pari a € 6.697,50.
Con questo atto il comune di Casola impegna per l’ anno 2011, la somma che la legge regionale n.14/1999 finalizza alla realizzazione di progetti di valorizzazione e/o riqualificazione delle attività commerciali del Comune

Scelta esecutore:

Legge regionale n.14/1999

Nostri rilievi:

Il cosiddetto fondo di perequazione di circa 5 milioni di euro dovrebbe essere così ripartito: 60% al Comune di Faenza, 15% agli altri cinque comuni del comprensorio faentino, 3% a Russi e il 22% ai nove comuni della Bassa Romagna.
In base a queste percentuali, Casola Valsenio dovrebbe percepire all’incirca €. 69.000 nei prossimi 5 anni da investire prioritariamente a servizio dei commercianti.
Nel 2010 abbiamo giudicato troppo esiguo il fondo del 15% destinato ai comuni faentini e del tutto spropositato il 22% assegnato alla bassa Romagna, ma non è questo che ora vogliamo denunciare quanto piuttosto la mancanza di trasparenza che
anche in questa circostanza rasenta l’illecito .
Per quale ragione infatti si pubblica sull’albo pretorio
il 10 Marzo 2012 una determina dirigenziale assunta il 30 Dicembre 2011 se non per celare qualche impedimento che non ci è consentito di conoscere?
Perché nell’atto non si fa mai menzione delle trance precedenti e delle trance attese per riepilogare e chiarire la situazione?
Da calcoli sommari l’assegnazione al Comune di Casola doveva aggirarsi attorno ai 10mila euro. Perché, dunque, non viene dato conto del fondo ripartito nel suo insieme tra i comuni e non si dice come si determina la cifra assegnata a Casola?
Come si può assumere un impegno di denaro pubblico senza specificare i soggetti destinatari dal momento che la determinazione nulla dice al riguardo e c
ome si ritiene di poter spendere risorse dell’anno 2011, ad anno finanziario chiuso, senza avere individuato i beneficiari?
Dal momento che le somme sono destinate esclusivamente alla valorizzazione, promozione e riqualificazione delle attività commerciali quale piano è stato predisposto, quali sono le iniziative destinatarie delle risorse?

Da questa circostanza, come da molte altre, si ricava la sgradevole impressione di una notevole confusione amministrativa e soprattutto di una labile consapevolezza degli obblighi di trasparenza quando si maneggia denaro pubblico.

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PSC

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