venerdì 15 luglio 2011

Chiamarsi o no compagni: le ridicole discussioni della sinistra

Le priorità della sinistra sono sempre clamorosamente patetiche. Una delle notizie più rilevanti per la galassia sinistrata è legata alle dichiarazioni di Vendola che ha bollato il chiamarsi “compagni” come una stronzata megagalattica.
"Nel Pci mi dicevano che non si doveva dire ‘amico’, che bisognava dire ‘compagno’. Ho passato tutta la vita a ripetermi questa frase. Ma ora ho capito che era una stronzata, perché è stato un alibi per molti crimini. Io preferisco stare con molti amici, che mi aiutano a crescere"
 
Non lo avesse mai detto! L’orecchino umano è stato attaccato pesantemente dal suo elettorato ipercomunista che non sopporta di perdere l’abitudine di chiamarsi compagni. Sono arrivati persino a insultarlo, a chiamarlo traditore. E alla fine il codardo Vendola è stato costretto persino a una indegna rettifica. Una giornata passata dietro a queste fenomenali discussioni, con Repubblica che gli ha dedicato addirittura la seconda notizia sul sito. In ogni caso viste le polemiche sembra sempre più chiaro che i sinistrati italiani sono veramente retrogradi, visto che vedono di buon’occhio un termine che andava di moda quando i comunisti italici sostenevano le peggiori nefandezze sovietiche e cinesi. Erano e rimangono compagni di scemenze.
 
da http://www.ilfazioso.com/ridicole-discussioni-della-sinistra-chiamarsi-compagni.html

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