venerdì 16 luglio 2010

Il nuovo Consorzio di Bonifica della Romagna aumenta la tassazione sugli agricoltori ma il Consiglio Provinciale di Ravenna non vede non sente non parla

scimmie "Apprendo che martedì 13 il Consiglio provinciale ha rigettato un ordine del giorno, presentato dalla consigliera Giovanna Benelli, che invitava il presidente Giangrandi e la giunta ad intervenire presso il neonato Consorzio di bonifica della Romagna (che abbraccia le provincie di Rimini, Forlì-Cesena e parte di Ravenna) affinché rivedesse un aumento della tassazione sproporzionato ed ingiustificato, che andava a colpire pesantemente gli agricoltori ed i fabbricati rurali".

Lo dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl Gianguido Bazzoni. "L'aumento superiore al 10% è stato effettuato da questo unico Consorzio in tutta la regione e colpisce particolarmente la nostra provincia per effetto di una riarticolazione dei parametri, molto superiori a quelli di Forlì e a Rimini. L'agricoltura ravennate, che già si trova alle prese con una crisi, non solo congiunturale, non riesce a sopportare questo ulteriore balzello ed è necessario che la Regione e la Provincia se ne rendano conto al più presto e pongano rimedio, visto anche che il Consiglio di amministrazione del Consorzio è provvisorio ed è stato nominato direttamente dalla Regione”.
“Vorrei stigmatizzare – aggiunge Bazzoni – il comportamento della maggioranza di sinistra del Consiglio provinciale, che non ha esitato per ragioni politico-partitiche a rifiutare un intervento su una questione così importante, nonostante la richiesta di interessamento fosse stata inviata da tutte le organizzazioni agricole alle istituzioni ed ai rappresentanti politici della provincia. In questo caso l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Benelli era stata l’unica iniziativa assunta, assieme al mio impegno di interessare gli organi regionali”.
“Faccio un appello al Consiglio provinciale, al presidente della Provincia Giangrandi e ai miei colleghi consiglieri regionali Fiammenghi e Mazzotti, affinché vogliano dimostrare sul problema delle tasse di bonifica in buona parte della provincia di Ravenna un’attenzione che finora non si è minimamente percepita”.

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