mercoledì 17 marzo 2010

Incentivare l'apertura di asili nido privati tramite bonus pubblici alle famiglie. Bazzoni (Pdl): "Solo così si riuscirà a dare una risposta alle esigenze delle donne lavoratrici"

asili-nido  Nei giorni scorsi Gianguido Bazzoni, candidato del Popolo della libertà al Consiglio regionale, ha incontrato a Cervia alcune donne lavoratrici assieme ad Alessandra Coatti, consigliere comunale del Pdl a Cervia.

“I servizi educativi e ricreativi alla prima infanzia - spiega Bazzoni - attualmente non danno risposte concrete ai genitori. Anzi mettono in difficoltà le coppie lavoratrici, specie quelle nel settore del turismo e del commercio, vitali per Cervia. Si tratta di settori che richiedono flessibilità di orari ma che vanno a scontrarsi invece con la rigidità dei servizi alla prima infanzia".

“Ritengo che in questo campo - aggiunge Bazzoni - si debba incentivare l'apertura di nuovi asili nido privati tramite dei bonus pubblici. Il cittadino deve poter scegliere liberamente, compito delle amministrazioni è quello di garantire la qualità. Solo attraverso il principio di sussidiarietà si possono estendere e consolidare i servizi per la prima infanzia. Rafforzando il ruolo dei privati si riuscirà a dare una risposta alle esigenze delle donne lavoratrici e si darà un segnale importante, quello di incentivare la maternità. Purtroppo ancora oggi molte donne sono costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia e, anche a causa della congiuntura difficile di questi tempi, la seconda resta un bel sogno e si preferisce rimandare. Ritengo che le donne non debbano più essere messe di fronte a questa dolorosa alternativa. Al centro del mio programma c'è la vita e la dignità della persona umana. Questi valori vengono prima di tutto".

“Potenziando i servizi alla prima infanzia con il determinante contributo dei privati - conclude Bazzoni - forniremmo molte occasioni di lavoro per i più giovani all'interno di questo settore e daremmo respiro ad altri come il turismo e il commercio che, specialmente a Cervia, costituiscono la spina dorsale dell'economia. Per questo, in caso di elezione al Consiglio regionale, mi impegno a modificare la legge regionale 1/2000 (modificata dalla 8/2004) in maniera che le norme vadano incontro alle esigenze delle donne lavoratrici e delle famiglie".

4 commenti:

  1. Noto che la destra casolana, e a quanto pare anche la sinistra, non legge la costituzione, articolo 33, cari, articolo 33.

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  2. Caro anonimo,
    se confondi gli asili nido con il sistema di istruzione nazionale stiamo proprio messi male.
    Gli asili nido (0-3 anni) rientrano tra i servizi sociali di sostegno alla famiglia e nulla hanno a che vedere con l'articolo 33 della Costituzione.
    Forse ti confondi con la scuola dell'infanzia (3-6 anni: la materna come si diceva una volta).
    Ma anche in questo caso ci sarebbe di che dirne.
    In ogni caso l'art 33 della costituzione è questo:

    Art. 33.
    L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
    La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
    Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
    La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
    È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
    Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato."

    Come vedi, pur non essendo al tuo livello, la costituzione un po' la conosciamo.
    Fabio

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  3. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
    Cosa vuol dire? niente soldi ai privati

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  4. I nidi non sono scuole

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