Con questo slogan ha debuttato ufficialmente Gian Carlo Minardi, l'imprenditore con alle spalle un curriculum di successi automobilistici, che correrà, prima volta in politica, alle prossime elezioni per la scelta del sindaco di Faenza. "Mi è stata data carta bianca, e rivendico la mia totale e assoluta indipendenza nel proporre e decidere", si presenta nelle inedite vesti di politico e candidato. Lo sostengono Pdl e Lega Nord.
Minardi, sottolinea molto una sua candidatura civica.
"E' così: mi presento come Gian Carlo Minardi, candidato sindaco appoggiato per il momento da Pdl e Lega Nord, ma anche da tutti coloro che crederanno nel piano che cercherò di proporre il prima possibile alla città di Faenza. Non ho mai fatto politica e sono un imprenditore: penso ad un Comune di Faenza gestito come un'azienda".
Di cosa ha bisogno Faenza prima di tutto?
"Non voglio sparare su qualcuno, né commentare su cosa è stato fatto finora a Faenza. Devo di riflettere per dare delle priorità e verificherò in prima persona le necessità. Fino a due giorni fa non c'era un mio interessamento".
Che cosa è cambiato rispetto a due giorni fa? E' quello che si chiedono i dissidenti del Pdl.
"Mi è stata data garanzia piena di autonomia, le beghe interne dei partiti non mi interessano e questo conferma la mia autonomia. Io mi limito a dire che ho parlato con chi mi è stato detto essere rappresentativo dei partiti, non ho parlato con persone di altri paesi.
La indebolirà questa defezione?
"Non credo, ma è chiaro che più gente è con me meglio è, mi dispiace per loro, ma è un problema di partito che non mi riguarda. Non ho tessere di partito e non le ho mai avute".
Ha deciso in poche ore, come l'hanno presa amici e parenti?
"I miei amici e conoscenti sono stati determinanti. Faenza è piccola e ci si conosce un po' tutti e in molti di loro mi hanno spinto a farlo".
Nessun commento:
Posta un commento