lunedì 19 ottobre 2009

Un cittadino e la politica. Il difficile e irrisolto rapporto tra gli ideali politici e la concretezza del quotidiano. Una riflessione che può valere per chiunque, a qualsiasi livello, faccia politica

Traiamo da Morloi e pubblichiamo, senza aggiungere una sola parola, una riflessione molto onesta e lucida di un simpatizzante dell'Italia dei Valori che parla del suo partito,di Faenza e del PD.

Faenza, 16 ottobre 2009
“L’Italia dei Valori è oggi due partiti: quello delle candidature per le europee, con schiacciante preponderanza della società civile, e quello dei mini-potentati locali, di origine e deriva partitocratica.” Queste sono parole sue, signor De Magistris, da un articolo intervista uscito il 25 settembre sul “Il Fatto Quotidiano”; purtroppo mi ritrovo a scrivere queste righe proprio in relazione a tale lucida analisi.
Sono Alessandro Grazioli, cittadino di Faenza, fino a ieri simpatizzante IDV, anzi, quasi tesserato, visto che ho proprio qui davanti la domanda di iscrizione già compilata mia e di mia moglie. Ci siamo avvicinati al vostro partito dopo una serie di delusioni, stanchi di non poter far altro che lamentarci.
A Faenza in primavera si eleggerà il nuovo sindaco. Veniamo da dieci anni di governo “Ulivista”, se la parola oggi ha ancora un senso, dove l’IDV era nella maggioranza, senza però rappresentanza in consiglio.
Faenza è una bella città romagnola, una di quelle dove probabilmente vale veramente la pena di vivere. Purtroppo, complice anche una gestione della cosa pubblica non certo illuminata, anzi spesso colpevole, la situazione faentina è peggiorata.
La rappresentante dell’IDV a Faenza è (era?) Claudia Berdondini, persona integerrima, appassionata, lontana anni luce da qualsiasi logica partitocratica, un vero esempio di quel che dovrebbe essere il partito fin dalle sue basi. Attorno a se, come è naturale che sia, ha raccolto, con fatica e impegno, persone di assoluto valore, dalla forte coscienza civile, nessun riciclato. Una situazione ammirevole.
Claudia, fin da giugno scorso, aveva mandato messaggi chiari agli alleati del PD, perché il candidato sindaco venisse scelto dalla società civile e fosse effettuato un netto scarto dalla gestione della giunta uscente, che continuava nel frattempo una politica non certo chiara, fra assurde concessioni edilizie (dovreste vedere quante palazzine sfitte…), bilanci oscuri, poltronifici, progetti pseudo universitari fallimentari, svendita delle reti di servizi (come quella del gas) ad Hera.
Purtroppo il Pd era troppo occupato nelle sue lotte intestine, nei conti con le banche e con le cooperative bianche e rosse, per recepire tale invito. E con enorme fatica ha partorito il candidato sindaco (o, come ci tengono a dire, il nome che andrà alle primarie – sic), il proprio segretario, De Tollis.
Nel frattempo attorno a Claudia si costruiva un vero laboratorio politico, più di trenta persone, fra iscritti e simpatizzanti, si son trovati e hanno cominciato a fare quello che il Pd si guardava bene dal fare: stilare un programma chiaro, che avesse come base quello dei comuni a cinque stelle, arricchito dai contributi di tutti coloro che si riconoscessero nei valori dell’IDV: giustizia, trasparenza, buonsenso.
In quella sede è stato anche deciso che il programma dell’IDV Faenza sarebbe stato presentato a tutti i movimenti che si riconoscono in una politica di centro sinistra, indipendentemente dalle vecchie alleanze, anzi in netto contrasto con le scelte del PD, basate unicamente su ragionamenti schiettamente partitocratici. Una presentazione pubblica, che costringesse il PD, nel caso di una improvvisa illuminazione, a rivedere la strada intrapresa, ricominciando finalmente a parlare con la società civile.
Credetemi. Le serate passate insieme a Claudia e agli altri simpatizzanti e tesserati sono state un incredibile laboratorio di democrazia (e buonsenso), davvero in grado di commuovere per concretezza e spirito civile, completamente disinteressato.
Poi è successo. Da Ravenna, il rappresentante provinciale, Gabriele Rossi, che, sinceramente, dopo un’oscura vicenda legata a una poltrona in una holding ravennate a cui è stato COSTRETTO a rinunciare, non gode certo di una estrema credibilità, ha messo uno stop. In pratica ha chiesto al nostro gruppo di appiattirsi sul candidato proposto dal PD. Ma la faccenda assume connotati grotteschi quando, ieri sera, lo stesso si è presentato, scortato, mi si consenta il termine, da due giovani “mastini”, alla riunione dei simpatizzanti e iscritti IDV.
In quella sede, nonostante l’ovvia contrarietà di TUTTI i presenti, i tre hanno portato avanti discorsi fatti di numeri e ragionamenti biecamente di convenienza politica, DISTANTI MILLE ANNI LUCE dallo spirito che, almeno a parole, anima il vostro partito. Questi personaggi, usciti da un teatrino della prima repubblica, o, ancora peggio, emuli Mastelliani, hanno di fatto commissariato l’IDV faentina: molte tessere sono volate sul tavolo e molte richieste di tesseramento son rientrate nelle tasche.
E tutto, al momento, è finito. Nell’amarezza, nello sconforto, nella tristezza. Sono qui a chiedervi di dare seguito alle belle parole che spesso sento uscire dalle vostre bocche; sono qui a chiedervi, a nome mio, ma penso interpretando correttamente il pensiero dei tanti simpatizzanti e iscritti IDV, di fare pulizia di certi personaggi che nulla hanno a che fare con i valori che l’IDV rappresenta.
Adesso la Faenza democratica e civile ha una voce in meno, una voce che chiamava giustizia, trasparenza e buon governo. Alla faccia dei valori.
In fede
Alessandro Grazioli

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