Adesso che la scuola è cominciata e le elementari e le medie si sono finalmente accasate nell’unico edificio di Via S. Martina (speriamo con piena soddisfazione di alunni, famiglie, operatori scolastici), si pone la necessità di progettare l’utilizzazione del vecchio edificio della scuola media.
E’ un grande contenitore che interessa molti che aspirano a risolvere annosi problemi di spazio: la Banda e il Centro Giovani in primo luogo ma già diversi sono in lista per entrare.
Comunque la mettiamo è questo uno di quegli interventi che possono cambiare in modo significativo l’offerta e l’organizzazione culturale del paese.
Iseppi e la sua giunta hanno di fronte due scelte. La prima è quella di fare i locatori, cioè di distribuire gli spazi sulla base delle richieste che pioveranno da ognidove e in questo caso l’obiettivo sarà di dare una sede a diversi richiedenti. Nient’altro.
La seconda è quella di progettare uno spazio polivalente (nulla a che fare con il Centro Polivalente di via Fondaccia, la risibile definizione che diede il sindaco Sbarzaglia alla sala Spadolini) non inteso come esclusivo contenitore di associazioni, ma come un luogo finalizzato alla produzione e alla fruizione culturale e alle relazioni sociali e quindi dotato di un proprio progetto e di un proprio coordinamento. Era questa l’idea di utilizzazione del comparto che avevamo indicato nel nostro programma.
Naturalmente sono opzioni molto diverse che si differenziano soprattutto per le prospettive e per l’idea di sviluppo che si ha di Casola. Al momento non sappiamo quale strada prenderà Iseppi e aspettiamo i primi segnali che vorrà fornire al paesee a noi.
Attenzione però alla strana attitudine.
Il PD sembra aver mutuato dal vecchio PCI la concezione dei contenitori pubblici come prebenda della sinistra: lo è stato Ca’ Budrio, lo è stato il vecchio campo sportivo, lo è stato (culturalmente) Monte Battaglia.
Non è difficile pensare che gli appetibili spazi della ex scuola media non debbano pagare un qualche consistente tributo alla strana attitudine.
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