A primavera del 2010 si voterà a Faenza per l’elezione del Sindaco.
Sconcerta e preoccupa osservare ancora una volta che il PDL di Faenza, invece di approfittare delle evidenti debolezze della sinistra che non ha candidati e si presenta al confronto divisa e logora , non trova di meglio che offrire di sè una pessima immagine di scontro e di discordia.
Compaiono troppo spesso sugli organi di stampa veementi dichiarazioni di dirigenti del partito che rivendicano a sè la primazia sulla rappresentanza politica del popolo della libertà in virtù di posizioni di leadership più supposte che reali.
Così facendo si cagionano danni incalcolabili e si ottiene l’inevitabile risultato di disgustare prima e di allontanare poi quell’elettorato che vede nel PDL una forza positiva, capace di costruire e di fare, lontanissima dai rituali della partitocrazia e dalle spartizioni di potere.
Noi pensiamo che sia arrivato il momento che il coordinamento provinciale del partito assuma l’impegno di “normalizzare” la situazione faentina o attraverso un’opera di concorde ricomposizione delle personalità in campo o assumendo in prima persona la direzione di tutte le operazioni politiche connesse al periodo elettorale.
Faenza non può essere considerata solo un caso cittadino perchè coinvolge e tocca l’intero comprensorio: in questa veste anche i comuni dell’interland non possono sempre restare silenziosi a guardare le contrapposizioni che da troppo tempo segnano malamente i connotati del popolo della libertà nella città dei Manfredi.
Riponiamo le dispute e mettiamoci a lavorare seriamente e silenziosamente come ci chiedono migliaia di cittadini che confidano in noi. Per favore.
Fabio Piolanti
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