mercoledì 26 agosto 2009

Chi meglio di un vigile del fuoco dovrebbe convenirne?

Un nostro concittadino, Massimo Visani, Vigile del Fuoco e per questo meritevole di ogni plauso e rispetto, ha partecipato, come tanti altri alle operazioni di aiuto alle popolazioni dell’Abruzzo.
Rientrato, ci racconta sul sito del PD, una sua verità sull’Abruzzo e sull’organizzazione dei soccorsi che, non ce ne voglia, offre una lettura vistosamente politica del ruolo dello Stato in questa drammatica evenienza.

Noi non vogliamo nè contraddirlo nè argomentare sulle sue tesi che sono quelle di chi, come il PD appunto, sta sostenendo da tempo che l’opera del governo è inefficace, menzognera, volta esclusivamente all’immagine del leader.
E’ una versione falsa, ripetitiva e stucchevole che, come sempre, troverà una severa risposta nei fatti e nella qualità dei risultati.

Ci preme invece fare un’altra considerazione. In tutte le democrazie di qualità, l’emergenza vera, quella dei grandi drammi e delle grandi devastazioni, si accompagna ad una specie di black out politico nel quale i partiti si appartano per lasciare campo libero al lavoro delle strutture dello Stato. Così è da sempre negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia, in Germania.
In Italia no. In Italia non serve avere creato una delle migliori strutture di protezione civile a livello europeo guidata da un tecnico super partes, non serve avere mobilitato tutti gli apparati del Governo, non serve aver cercato di rastrellare quante più risorse possibile senza gravare di tasse i cittadini. Non serve fare nulla perchè, comunque, prevarrà sempre una lettura strumentale degli accadimenti.

Con una eccezione: in occasione del drammatico terremoto in Umbria, Prodi al Governo, noi ci guardammo bene dal cercare di devastare politicamente, il lavoro di ricostruzione (anche se non lo condividevamo nel metodo) perchè quello che interessa davvero ad una forza politica responsabile è fare in modo che gli uomini dello Stato, duramente impegnati sul campo, non siano distratti da politicanti d’accatto.

Chi meglio di Massimo Visani, vigile del fuoco, dovrebbe convenirne?

4 commenti:

  1. Sarebbe ora di epurare questi faziosi comunisti anti libertà addirittura infiltrati nelle forze dell'ordine, sono l'italia che vuole male!!! vergogna vergogna vergogna!

    casolana indignata

    RispondiElimina
  2. un elogio da parte mia a Massimo Visani e quanti altri hanno partecipato ai soccorsi in Abruzzo!
    però io avrei veramente evitato di commentare la propria esperienza in chiave così partitica.
    alle solite tutto è finalizzato alla sola demonizzazione di Berlusconi, che squallore di politica.

    un Casolano schifato dalla sinistra

    RispondiElimina
  3. quello che dalla signora indignata viene definito un "fazioso comunista antilibertà "ecc. è appunto un uomo dello stato duramente impegnato sul campo, che come tale, magari ha preso visione di una realta un po diversa da quella descritta sui mezzi di informazionenazionali, indubbiamente liberi e indipendenti da dettami di potere.....

    RispondiElimina
  4. Anche se sembra impossibile ,ad alcuni, anche andare a messa è, per i credenti, un'atto fondamentale.Mettere in sicurezza le chiese è dare la possibilità ad un vero credente di rivedere la luce.Se ,come dice Massimo, è importante la scatoletta del gatto piuttosto che il vino della botte per i terremotati;per un credente la chiesa è la casa.Aiutiamo l'abruzzo con i fatti -vedi Massimo-non usiamolo per le polemiche.Berlusconi vi dà tanto lavoro ugualmente......

    RispondiElimina