giovedì 10 maggio 2012

Un sindaco piccolo, piccolo

imgresIn un’aula, come sempre, semivuota si è svolto ieri – mercoledì 9 maggio – il dibattito consiliare per l’approvazione del bilancio 2012.
Per quei pochi che dimostrano ancora qualche interesse per l’amministrazione cittadina vale la pena ricordare che il voto del bilancio rappresenta l’atto amministrativo fondamentale nel governo del paese perché non vi sono altre funzioni consiliari di pari importanza.

In verità, il bilancio di quest’anno non si discosta da quello degli anni passati; ci misuriamo da tempo con bilanci poverissimi che lasciano margini decisionali ridotti, con poste che si sono via via ristrette ed oggi ogni euro rappresenta un patrimonio da centellinare con tutte le precauzioni.
Diciamo subito che l'unico documento leggibile per i non addetti ai lavori e per quelli che non vogliano spremersi troppo sulle astruserie della contabilità pubblica, è la relazione al bilancio predisposto dalla Giunta e per alcuni versi la relazione del revisore dei conti, sempre piuttosto chiara ed analitica

Anche il Gruppo Consiliare Pdl, Udc, Lega, Indipendenti utilizza e compie l’esegesi del documento accompagnatorio della Giunta per cercare di interpretare le intenzioni di coloro che i casolani hanno chiamato ad amministrare i nostri soldi, il nostro futuro e a costruire lo sviluppo della comunità. Così facciamo dal 2009 e così continueremo a fare fino al 2014.

La novità di quest’anno, già palesata in diverse occasioni, ma mai resa così esplicita, è stata l’insofferenza dimostrata dal sindaco ad ascoltare con il dovuto rispetto istituzionale anche le considerazioni della minoranza consiliare che ha contestato molti dei punti contenuti nella relazione ed ha cercato di argomentare le ragioni del proprio dissenso sulle scelte presentate da Iseppi. Scelte che ha ritenuto povere nella efficacia dei provvedimenti (non è grave) ma soprattutto frutto (ed è grave) di un metodo amministrativo involuto, privo in molti casi di trasparenza, elusivo e infarcito di ideologismi politici.

Insomma, ordinaria amministrazione se non fosse che, quest’anno il nostro sindaco ha cercato con veemenza di condizionare la discussione consiliare interrompendo a più riprese l’intervento del capo gruppo Piolanti in spregio, tra l’altro, dei suoi obblighi istituzionali di presidente e garante dei lavori del consiglio, tentando di utilizzare il regolamento per oscurare il dibattito e infine dando sfogo ad un crescendo di livore sfociato negli insulti personali.

Di fronte a questo modus operandi, reiterato e non casuale, il Capo Gruppo dell’opposizione Piolanti ha abbandonato l’aula consiliare in segno di protesta per denunciare e per evidenziare uno stile ed un comportamento che ha pochi precedenti nella realtà casolana e che non sarà dimenticato.

4 commenti:

  1. Che novità è il suo modo di comportarsi anche nella vita di tutti i giorni se sei daccordo con lui bene altrimenti il saluto ti è tolto automaticamente il problema è che ve ne siete accorti solo ora.Mi dispiace dirlo ma il sindaco iseppi e un signore che si crede aldisopra di tutto e tutti. Pensate e riporto ciò che è stato scritto in questo sito ha avuto il coraggio di dire che non ha nessuna compassione per chi durante la guerra era dalla parte sbagliata e poi sostiene un uomo che si chiama Giorgio Napolitano uno dei firmatari della strage del 1956 in Ungheria dove ammazzarono bambini e donne ma si sa lui era ed è un comunista quindi loro fanno razza a se come le br
    Gianmaria

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  2. Faccio presente a Gianmaria, giusto per essere precisi, che i moti rivoluzionari ungheresi del 1956 furono portati avanti dagli operai e dagli studenti del partito comunista ungherese, a favore di un vero sistema socialista, contro l'oppressione di un regime stalinista e corrotto manovrato dall'Unione Sovietica.
    Faccio anche presente che anche chi durante la guerra era dalla parte sbagliata ha ammazzato donne e bambini, che poi sono di solito quelli che muoiono quando c'è una guerra; ovviamente ci sono donne e bambini di serie A o di serie B, quelli iracheni o afgani valgono molto poco, quelli europei molto di più.
    E' sempre meglio non contara chi ha ammazzato donne e bambini, perchè salterebbero fuori un sacco di nomi inaspettati...

    cristiano

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  3. Cristiano credimi io non sono qui a dire che chi era fascista era un santo ma voglio solo dire che anche tra i fascisti c'era brava gente che nulla centra con le varie stragi non voglio neppure dire che tra i partigiani c'erano solo brave persone anche li si trovavano persone da schifo ciò che voglio dire è che io e te possiamo dire pubblicamente ciò che ci pare ma un sindaco no un sindaco che insulta i miei morti è un sindaco di m....(non scrivo merda perchè ho paura che Piolanti non me la passi -ma lo rincuoro mi assumo tutte le responsabilità-)
    un sindaco deve esserlo per tutti non solo per quelli iscritti al suo partito questo mki sembra il minimo.
    poi per quanto riguarda il nostro amato Presidente giorgio Napolitano a me veramente non mi fotte da che parte stavano i poveri Ungheresi mi importa di più dove stava il grande giorgio e cosa dichiarava e cosa firmava ciò che non capisco è perche un fascista era un me... mentre le br erano compagni che sbagliavano-questo lo diceva sempre il grande Giorgio-quello che non capisco è perche per una dittatura di sinistra si debba sempre cercare delle scuse che sia russa cinese ungherese rumena o qualunque altra morale giorgio e il nostro sindaco dovrebbero capire che i morti di qualunque parte politica sono hanno figli mogli mariti ecc ecc e che ci vorrebbe un poco di rispetto se poi si ha voglia di dire qualcosa di forte lo si fa da libero cittadino tutto qua
    gianmari

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