L’ultimo caso che ha guadagnato l’onore delle cronache è successo a Bologna, dove il consiglio comunale si è fermato per 40 minuti dopo che era stata respinta un’interrogazione di un consigliere Pdl su una frase infelice, scritta su Facebook, da un collega del Pd.
L’oggetto? Zlatan Ibrahimovic, il fuoriclasse del Milan,definito «zingaro». E questo è tutto meno che un caso isolato: spesso nei consigli comunali, provinciali e regionali di tutta Italia, Emilia Romagna compresa, il legittimo oggetto delle discussioni è tutt’altro che in sintonia con le esigenze (e le aspettative) dei cittadini. Le assemblee trattano anche temi come buche, manovre finanziarie, Imu, tasse sui rifiuti, traffico, certo, ma è anche vero che non mancano gli sconfinamenti su questioni internazionali o nazionali che, con i lavori di un consiglio comunale o provinciale c’entrano ben poco.
da un articolo de Il Resto del Carlino del 14/3/2012
Ma anche Casola non scherza
Potevamo farci mancare il fondamentale contributo del consiglio comunale contro l’omofobia?
L’unica attenuante è che di solito liquidiamo questi temi (ininfluenti ed estranei al governo locale) con discussioni quasi mai superiori a 10 minuti.
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