sabato 11 giugno 2011

Questa volta no

15-16 Giugno 2003: quando i DS, oggi PD, non andarono a votare.Non andare a votare per i referendum è del tutto legittimo.  Per questo respingiamo fermamente anche gli ultimi tentativi di far passare quei cittadini che non si recheranno alle urne come dei fuorilegge.

Molti di noi non andranno a votare riaffermando così la propria volontà di non adeguarsi al vero scopo dei partiti di sinistra che sperano che questo referendum diventi lo strumento per la caduta del governo.
Infatti i quesiti referendari sono stati volutamente caricati di significati politici che stanno snaturando la consultazione trasformandola in un referendum pro o contro il governo ben oltre i contenuti specifici.

Per una volta non siamo d’accordo con il presidente Napolitano: se, com’egli dice, andare a votare al referendum vuol dire fare il proprio dovere, facciamo sommessamente e rispettosamente notare che anche noi faremo il nostro dovere astenendoci dal voto insieme ad una auspicabilmente numerosa schiera di italiani.

Ci conforta molto in questa circostanza l’ineffabile D’Alema che, non più memore del suo comportamento nel 2003, dichiara: "Se si è contrari a un quesito referendario ci si batte per il no e non per stare a casa. E' un messaggio brutto e di debolezza".
Ecco, appunto.

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