giovedì 16 giugno 2011

Finalmente anche Casola ha la sua filiera corta, anzi cortissima.

mercato del contadinoGli scandali, veri o presunti che siano, sulle manipolazioni e le contaminazioni di prodotti alimentari di uso quotidiano inducono i consumatori a ricercare sempre più la sicurezza alimentare.
In una società in cui si spende sempre più per tecnologia e credo anche per il superfluo, non si può risparmiare e lesinare sulla sicurezza alimentare, in primis, ma anche in senso lato.
Ritengo giusto che una amministrazione si impegni per fornire ai sui cittadini la possibilità di poter scegliere e poter decidere sulla sua sicurezza. Come ritengo altrettanto corretto impegnarsi per dare la possibilità di fare reddito a chiunque ne abbia i requisiti e la volontà.

La consulta agricola è stata convocata dall'assessore di riferimento, Caroli, ad inizio d’anno, intenzione dell' assessore era quella di creare un regolamento ed un " mercato del contadino" sulla falsa riga di quello di Faenza.
Come presidente ho partecipato ed ho espresso un'opinione favorevole al progetto, ma ho anche concordato con Stefania Malavolti, quando ha sottolineato che una delle finalità principali del regolamento doveva essere quella di dare sicurezza , trasparenza, ma innanzi tutto garanzie ai potenziali acquirenti.
Forte della sua esperienza nei vari mercati, ma soprattutto in quello di Faenza, Stefania ha evidenziato come troppe volte ci siano piccoli produttori con una enormità di prodotti e di varietà, che in alcuni casi, si sono rivelati al limite della regolarità, andando sia a discapito dei consumatori ma anche della credibilità del mercato e dei produttori stessi.
Nella serata si provò a fare "la conta" di chi fossero i produttori interessati, del luogo e degli orari più indicati, delle possibili soluzioni per dare visibilità al progetto. Emerse subito che non c'era un numero congruo di produttori per realizzare un mercato, anche ridotto, ma in grado di offrire una buona varietà di prodotti e indurre la gente a venire o fermarsi al mercato del contadino di Casola.
Si ipotizzò, come causa di questo numero ridotto di interessati che non ci fosse stata una adeguata concertazione con gli organi preposti e con gli agricoltori stessi.
Concertazione che doveva sia individuare il luogo più adatto che l'orario ( durante la riunione si accennò alla domenica mattina in una delle due piazze, preferibilmente quella Oriani per una questione di visibilità di passaggio). Ma non solo. Si convenne che per avere un buon mercato si dovevano mettere dei paletti seri e fissi al regolamento. Paletti che andavano dalle caratteristiche dei prodotti, ai requisiti dei produttori, passando dal sistema di controllo interno al mercato fino alle " sanzioni" previste per i trasgressori.
La serata si concluse con l'invito all'assessore da parte della consulta a fare il possibile per realizzare il mercato avviando quel coinvolgimento che era mancato sino ad allora e ricercando anche possibili sbocchi" pubblicitari" per avere più visibilità , indicando Il Parco della vena dei gessi e la società d'area i soggetti principali.

Dopo alcuni mesi, alla fine di maggio, l'assessore mi ha contattato per la disponibilità ad una nuova riunione della consulta sul mercato agricolo, che ho dato senza problemi. La riunione però non è stata convocata non so per quali problemi. La prima domenica di giugno, come molti avranno notato, è partito il " mercato del contadino" con cartelloni provvisori e nessuna pubblicità riguardante il regolamento.
Questa cronistoria serve a fare un po’ di chiarezza su come è nato il "mercato del contadino" di Casola Valsenio. Mercato che, come i funghi della spiga, è nato senza preavviso, in tarda primavera ed in un luogo, quantomeno, inaspettato.
Come presidente della consulta, ma innanzitutto come agricoltore, credevo fosse stata chiara la richiesta fatta all'amministrazione. Devo però constatare che - come avvenuto tante, troppe volte - i diretti interessati non sono stati chiamati in causa, o meglio, pochi hanno deciso chi erano i soggetti interessati, pochi hanno deciso quali devono essere le regole a cui tutti devono sottostare. Regole che avevamo chiesto venissero pubblicizzate per dare quel valore aggiunto di sicurezza e trasparenza che un mercato di eccellenza deve avere per distinguersi della massa.

Dopo queste considerazioni ringrazio il sindaco e l'amministrazione per aver creato "il mercato del contadino" ed aver così "completato un altro impegno elettorale", sottolineando che nessun merito ha la consulta agricola, citata in vari articoli apparsi sulla stampa locale e nel sito istituzionale, non per demeriti ma per mancata consultazione.
Mi permetto, inoltre, di dare al Sindaco un parere del tutto personale e di ricordargli che ha totalmente disatteso il regolamento della consulta agricola, che la vede come anello di confronto e dialogo fra le parti, ed anche di non potersi più dichiarare sindaco di tutti, perché non tutti gli agricoltori casolani sono stati invitati a partecipare al mercato agricolo.

Mirko Giacometti
Presidente della Consulta Agricoltura
del Comune di Casola Valsenio

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