lunedì 20 giugno 2011

Come per l’acqua, anche sulle concessioni demaniali delle spiagge il PD utilizza una doppia morale

giano bifronte“Ancora una volta dobbiamo far notare la doppia morale del PD” afferma Gianguido Bazzoni a proposito della polemica che si è aperta nella stessa sinistra sulle concessioni demaniali e che investe pesantemente i titolari di bagni sul nostro litorale.

“La direttiva europea Bolkenstein impone anche all’Italia di mettere a gara le concessioni del litorale demaniale e di interrompere la pratica ormai secolare delle concessioni a vita, dalle quali oltretutto lo Stato ricava pochi spiccioli. Il PD non può essere europeista quando si tratta di attaccare Tremonti o Berlusconi e diventare corporativo se le norme europee possono danneggiare il suo parco elettorale. Sappiamo anche noi che c’è un grosso problema, anche perché l’UE ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia che non si è ancora adeguata, sappiamo anche che, per il tipo di investimenti che sono stati fatti sui litorali italiani e per la mole del giro d’affari, la questione va affrontata e risolta in maniera equa. Cominciando innanzitutto da una moratoria e da un impegno concreto del Governo che c’è e ci sarà. Non può però il partito delle “lenzuolate” demagogiche di Bersani per le cosiddette liberalizzazioni, che colpivano tassisti ed altre categorie deboli, rimangiarsi tutto solamente perché deve difendere la categoria forte dei bagnini che votano a sinistra.

Bene ha fatto l’ex capogruppo PD del Comune di Ravenna, Maestri, a ricordare ai suoi compagni che i litorali sono sempre un bene pubblico e come tale devono essere trattati, avendo il coraggio di modificare una prassi che vedeva imprenditori diventare quasi alla stregua di proprietari di quel bene. Per questa sua presa di posizione è stato attaccato da tutto il suo partito ed anche dal partitino satellite dei repubblicani. Ma dal PD locale non potevamo aspettarci altro, visto quello che ha fatto e lasciato fare in quello scandalo che è Marinara, dove la concessione è di 50 anni rinnovabile.

Non si possono nascondere le proprie contraddizioni e doppiezze attaccando il Governo da posizioni, per di più, antieuropeiste. La soluzione equa che salvi il principio del bene pubblico e della libera concorrenza, coniugandolo con la salvaguardia delle professionalità e degli investimenti che vi sono sulla costa, alla fine verrà trovata e sono sicuro che il Governo riuscirà a farla accettare anche dall’Europa, ma il PD di Ravenna deve uscire dalla sua ambiguità ed avere un atteggiamento costruttivo senza giocare al tanto peggio tanto meglio.
Questo atteggiamento, simile a quello che ha tenuto sull’acqua pubblica, dove ha diffuso falsità e si è messo contro l’Europa solo per danneggiare Berlusconi, deve finire. Viene quasi da rimpiangere i seri e stimabili comunisti di una volta!!”

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