giovedì 19 maggio 2011

Chi non è vedovo di qualche idea? Ma….

PhnomPenhQui non si tratta di rivangare il passato di Giuliano Pisapia.  Uno infatti potrebbe dire: chi non è vedovo di qualche idea?  Lasciamo stare quindi gli anni ‘70 che lo videro molto meno moderato di quanto non sia ora. La questione è il presente del nostro.  Per noi sarebbe un guaio serio se  diventasse il futuro dei milanesi e  imponesse il suo modello anche al PD che di idee ne ha poche e ben confuse.  Allora sì che ci sarebbe da spaventarsi.

Proviamo a mettere in fila, estraendola qua e là, qualche mercanzia del campionario del “moderato rosso”. Questi sono alcuni dei punti programmatici dello sfidante “moderato” della Moratti:

1. Usare la costruenda grande moschea per dimostrare che i valori tra la cultura europea e quella islamica sono indifferenziati e che la convivenza consiste nel rinunciare a molto da parte nostra e assai poco da parte loro: la sua idea è quella di un centro sociale, tipo il Leonkavallo islamico con la differenza è che lì si userebbero meno jeans e più burqa.
2. Un piano regolatore stile Celentano. Insomma una specie di Phnom Penh del tempo dei Khmer rossi, una ripetizione di via Gluck, senza nessuno slancio di modernità, senza grattacieli, senza luci o quasi.
3. Una bella bicicletta obbligatoria per tutti, di quelle tanto care agli architetti con i soldi:  e quindi tasse e ancora tasse per chi va in auto a Milano dove potranno circolare in pochi ma ad alto reddito.
4. Il registro per le coppie gay modello Zapatero.
5. I centri sociali – quelli pieni di okkupatori abusivi - inseriti nei centri decisionali della prima città industriale d'Italia: parrebbe questa la condizione già accettata da Pisapia per l’appoggio alla sua candidatura.

Ecco perché tutti devono rendersi conto di quale futuro da capitale cambogiana porterebbe a Milano e poi in tutt’Italia l’avvocato Giuliano Pisapia.
In tutta questa storiaccia chi si è sparato in un piede (questa truce espressione sembra piacere tanto alla sinistra che per almeno un paio di mesi, la utilizzerà in tutte le salse) è stato solo il PD che, contorcendosi dal dolore, deve pure fare finta di niente!

2 commenti:

  1. Lo dico sinceramente: peccato!

    Martedì scorso avevo accolto positivamente e, lo dico sinceramente, con stupore la vostra analisi politica del voto del centro destra in romagna.

    Beh, ora invece vi siete uniti al coro di quanti sbandierano il rischio dell'uomo nero a Milano, agitando addirittura lo spauracchio di Phnom Penh e degli Khmer rossi.

    Se vince Pisapia, Milano sarà invasa dagli omosessuali e transessuali, la città sarà preda delle scorribande di zingari e terroristi e la droga scorrerà a fiumi per le strade.

    Sarà la paura della sconfitta, ma il livello della propaganda pidiellina si è inabissato in un vortice sbracato e violento, con gli elettori trasformati in bambini da terrorizzare con l'incubo di un presunto uomo nero.

    Beh, credo che Milano meriti ben più della vostra becera politica...e mi auguro la ottenga presto.

    Walter Rivola

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  2. Concordo in parte.
    Il commento è sopra le righe e non mi appartiene nè come linguaggio nè come pensiero.
    Ho pensato di toglierlo e non l'ho fatto. Me ne dispiace. E' un redazionale del Pdl nazionale.
    Non credo che Milano in caso di vittoria di Pisapia diventerà la fogna che viene descritta, anche se in una campagna elettorale così aspra queste volgarità possono starci. Sappiamo tutti che sono enfatizzazioni un po' sballate per rimarcare il fatto che se vince la sinistra, non farà, ovviamente e vivadio, una politica di destra.
    Magari la sinistra facesse - almeno questa volta - qualcosa di sinistra!
    Renderebbe a noi la vita molto più semplice e permetterebbe di capire su cosa si esercita veramente il confronto delle idee e le capacità d'azione.
    Fabio Piolanti

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