A guidare la grande alleanza anti puritana e anti giustizialista, in nome di quell'Italia liberale che mai accetterà le lezioncine di Umberto Eco e di Repubblica, c'è ovviamente Giuliano Ferrara , seguito da uno sferzante Filippo Facci (ci spiega su Libero le abissali differenze tra il caso Ruby e mani pulite) e da un'esilarante e poetico Marcello Veneziani (come sempre azzeccato il ritratto che fa del Paese). Alla truppa si aggiunge Mario Sechi, che invita i "puri" della rivoluzione antiberlusconiana a guardarsi bene allo specchio prima di pontificare e Bruno Vespa, bravo a smontare il mito progressista delle leggi ad personam. Un posto di riguardo spetta ovviamente a Piero Ostellino, che solo contro tutti avverte i lettori del Corriere sui rischi di una pulizia etica che mette in serio pericolo i nostri diritti individuali. Giancarlo Perna è capace di mettere in ridicolo il capo della rivolta anti Arcore, Ezio Mauro, mentre Davide Giacalone evidenzia il doppiopesismo di una sinistra a corto di argomenti. Infine Umberto Silva che sul Foglio chiarisce, al di là della retorica e dei luoghi comuni, quale è adesso la vera missione del Cavaliere.
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