venerdì 7 gennaio 2011

L’ATM, azienda pubblica di trasporto di Ravenna, ha milioni di disavanzo, ma spende 7.400 euro per stampare centinaia di manifesti contro il Governo.

“Il costo dei biglietti degli autobus a Ravenna salirà del 20%, eppure Start Romagna, che controlla l’azienda pubblica dei trasporti ravennate Atm, quando c’è da sborsare 7500 euro per mettere in cattiva luce il Governo non si fa nessun problema. Se i soldi non ci sono al punto che gli aumenti sono inevitabili, non dovrebbero esserci neanche per manifesti di pessimo gusto come quelli che si sono visti negli ultimi mesi sui mezzi di trasporto pubblico della Romagna”.

Lo dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl Gianguido Bazzoni, per nulla soddisfatto della risposta ottenuta dall’assessore ai Trasporti Alfredo Peri all’interrogazione con la quale il consigliere chiedeva spiegazioni sulla campagna lanciata dall’azienda dei trasporti. I manifesti, infatti, come già denunciato da Bazzoni, contenevano accuse al Governo per i tagli al personale e ai fondi destinati alle aziende di trasporto e contenevano immagini di mani ammanettate e di cappi al collo.

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