venerdì 15 ottobre 2010

Anche il Prefetto è stato chiamato in causa sull’annosa vertenza tra l’Amministrazione Provinciale di Ravenna e i propri dipendenti. Solo l’approssimarsi delle elezioni costringe il Presidente Giangrandi a riprendere il dialogo

419677-4438773 I dipendenti della Provincia di Ravenna,  in lotta per il ripristino di normali relazioni sindacali,  si sono visti costretti a rivolgersi anche al Prefetto per sanare una lunga vertenza che riguarda:

· la chiusura dei contratti integrativi del 2009/2010,

· il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e la garanzia dell'erogazione di servizi di qualità per i cittadini.

· l’utilizzazione delle risorse disposte dall'"Eredità Caletti" a favore dei dipendenti ed ex dipendenti in difficoltà. Si tratta di un un lascito del 2001 per il quale, ad oggi, non è stato ancora predisposto il regolamento esecutivo;

· la difforme liquidazione delle somme da destinarsi ad incentivi di produttività degli anni 2004, 2005, 2006, 2007, rispetto a quanto stabilito nei contratti integrativi decentrati sottoscritti e autorizzati dai dirigenti dell’epoca e da singole delibere della Giunta Provinciale. Per questo i dipendenti si sono costituiti davanti al giudice;

Per molto tempo i dipendenti hanno organizzato manifestazioni, in consiglio provinciale , davanti alla Provincia, si sono rivolti al Prefetto, ma non sono riusciti ottenere nulla.
Finalmente  in vicinanza delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale che si terranno nella primavera del 2011, c’è stata una ripresa del dialogo che tuttavia non mitiga il giudizio molto negativo sull’operato del Presidente Giangrandi, che mantiene da dieci anni la delega al personale sommando ritardi ed evidenti incapacità nelle funzioni gestionali, come dimostra l’attesa di dieci anni per erogare i dovuti e legittimi interessi di un lascito ai  propri dipendenti.

Vincenzo Galassini Capo Gruppo PDL- FI Provincia di Ravenna.

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