martedì 29 giugno 2010

Questa volta non vola una mosca. C’è solo una gran puzza di doppiopesismo

4044565266_b46bee0291_z Ve lo ricordate il PD casolano che in Marzo scriveva:  Montecchio Maggiore: pranzo a pane e acqua per nove bambini. Vergogna!  Naturalmente la scure si abbatteva implacabile sul povero sindaco leghista.
Ma sentite un po’ cosa succede a Scandiano, provincia di Reggio Emilia, la culla delle Cooperative, del partito comunista prima, del partito di Bersani ora. E paese natale di Romano Prodi, passato alla storia d’Italia come primo capo di un governo con neo e post comunisti. Insomma, una terra che più rossa non si può.

Niente bus, niente mensa, niente scuola per i bambini se mamma e papà non pagano la retta al Comune pur potendoselo permettere. Il cartellino rosso per i genitori morosi e “finti poveri” è stato annunciato dalla giunta monocolore Pd.
La giunta scandianese del sindaco Alessio Mammi ha stabilito che dal primo settembre i genitori non in regola con i pagamenti vedranno i loro figli esclusi dai servizi comunali. L’assessore alle politiche sociali, Alberto Pighini, ha detto:  “Ci siamo accorti che un numero crescente di famiglie non pagava le rette per asili, mense e trasporti. E non parlo di gente in difficoltà, ma di nuclei familiari perfettamente in grado di sostenere tali spese». In tempi di cinghia da stringere e di sprechi da tagliare, i comuni recuperano dove possono. Senza contare il principio che i cittadini hanno il dovere di pagare le tasse”.

Un principio di buon senso, che dovrebbe essere bipartisan per definizione. Che invece, se applicato da alcune giunte leghiste fa gridare alla discriminazione, al razzismo e quant’altro. Come ad Adro, provincia di Brescia. Lo scorso aprile nel paesino della Franciacorta il sindaco del Carroccio Oscar Lancini annunciò lo stop alla mensa scolastica per i bambini con genitori morosi. Apriti cielo! Interpellanze parlamentari, polemiche politiche, una puntata di Annozero di Michele Santoro che mostrò divisioni e uno strisciante razzismo per le strade del paesino, mettendo sotto accusa il sindaco Lancini.
Montecchio è guidata dalla Lega, come Adro. Adesso alla lista si aggiunge la rossa Scandiano. Allora scandali, interpellanze parlamentari e puntate di Annozero?  Niente, stavolta non vola una mosca.

Ma torniamo all’assessore alle politiche sociali di Scandiano, Alberto Righini, che ha detto: «Il mancato pagamento di quanto dovuto, se non motivato da condizioni oggettive e verificabili, non è corretto nei confronti di tutti quei cittadini che pagano regolarmente e con puntualità. Si tratta di una questione di senso civico: i servizi per la comunità hanno un costo e chi ne usufruisce è giustamente chiamato a contribuire a una spesa che altrimenti ricade su tutti i cittadini».

Delle due l’una. O pagare le rette scolastiche secondo le proprie possibilità economiche è una questione di equità e quindi è giusto che i morosi vengano indotti a pagare, oppure la questione riguarda il colore politico del comune che sceglie la linea dura nei confronti dei morosi.  Inaccettabile doppiopesismo, soprattutto in un momento di casse vuote che impone di dare la caccia ai finti poveri di ogni razza, religione o nazionalità.

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