Sintesi ripresa da www.faenzanet.it
Si scopre ora che in febbraio mentre migliaia di faentini erano in difficoltà economiche, la Giunta Casadio un mese prima di abbandonare le poltrone, ha liquidato 100.000 euro di consulenze per il Festival dell'Arte Contemporanea.
Davvero uno spreco a favore della contestatissima manifestazione planata su Faenza non si sa da dove. L'attuale Sindaco puntò il dito contro il FAC, il suo sperpero di denaro pubblico e la sua fondamentale inutilità per i faentini con forti spese (a carico del cittadino) e scarsissima resa senza sostanzialmente coinvolgere la città ed il suo tessuto economico. Grande enfasi mediatica, ma poche presenze nemmeno paragonabili ad altri eventi di prestigio (Argillà, Mei, Palio, Enologica, Nott de Biso' ecc. ) .
Ha poi destato preoccupazione in un'ìntervista su La Voce, il pensiero dell'Assessore alla Cultura (il casolano Massimo Isola), che invece che annunciare il de prufundis per questo costoso carrozzone ha parlato di un "Festival all'anno della svolta".
Tutta Faenza chiede che quanto promesso in campagna elettorale sia mantenuto e che dopo quest'anno, momento in cui scade la convenzione triennale per l'organizzazione di questa iniziativa, non più un singolo euro sia devoluto per il FAC evento che gli organizzatori potranno benissimo replicare ma non certamente con risorse pubbliche manfrede.
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Nella "Voce" di domenica un ampio articolo ha affrontato nuovamente il problema FAC. Si riporta ad esempio il contributo di 100.000 euro che il Comune di Faenza -precedente gestione- ha dato ad una società di Bologna per organizzarlo, oltre alle interrogazioni che dall'opposizione si alzano all'unisono con molta parte della città. Il caso ha voluto che nella stessa giornata l'ufficio stampa del Comune raccontasse del bando pubblico per la vendita dell'ex scuola di Cosina: base d'asta (sempre che si ottengano dato che 2 aste precedenti sono andate deserte) 145.000 euro.
In pratica avviene quindi che il Comune è costretto da una parte a vendere i propri 'gioielli di famiglia', nello specifico un'antica scuola/asilo, per nemmeno coprire un'annualità di fantomatici Festival d'Arte.....
Ed oltre al costo del Comune di 400.000/450.000 euro non va dimenticato che altre spese gravano sulle tasche dei contribuenti faentini per il medesimo evento. In questi giorni dovrebbe avere preso servizio un dipendente assunto dal Comune appositamente per coadiuvare nell'organizzazione del FAC. Insomma quasi un pozzo senza fondo.
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