giovedì 20 maggio 2010

Giorgio Sagrini detta la linea politica per il salvataggio di "Formula Imola" la società di gestione dell'autodromo. I tre milioni necessari sono quelli di Con.Ami. Il rimedio sembra peggiore del male.

Per salvare Formula Imola, la società che gestisce l'Autodromo "Enzo e Dino Ferrari", dichiarata fallita lo scorso 17 febbraio dal Tribunale di Bologna, il ConAmi paghera' buona parte dei debiti (tre milioni di euro su quattro e mezzo) di tasca sua. E i membri del Cda, dove sono rappresentati i 23 Comuni che ne fanno parte, sono d'accordo nel seguire questa strada. Tra coloro che hanno votato a favorere l'ex sindaco di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini.
Infatti, secondo quanto fa sapere il rappresentante dell'area faentina all'interno del Consorzio, "negli ultimi consigli d'amministrazione il presidente Montroni ci ha informato sulla situazione e abbiamo valutato le proposte. Io ho votato a favore, ma c'e' stata l'unanimità".
Mentre la procedura fallimentare di Formula Imola andava avanti, il presidente ed ex assessore all'Autodromo di Imola, Daniele Montroni, avrebbe messo sul tavolo dei consiglieri una proposta simile: o si interviene economicamente per tacitare i creditori, oppure si rischia far finire all'asta la societa', e di perdere anche la quota di ConAmi (che detiene il 20% di Formula Imola). E cosi', il Consorzio pubblico (che nasce dall'ex municipalizzata di Imola), attraverso una societa' creata ad hoc (Aton), in questi giorni sta offrendo ai 160 fornitori la copertura del 70% del credito.
"Abbiamo deciso di intervenire per l'importanza che ha l'Autodromo, non solo per Imola, ma per tutto il territorio", riferisce Sagrini. E di questo territorio fa parte anche Faenza, che dopo Imola e' il Comune socio piu' importante dentro Conami: una parte dei soldi pubblici che andranno a salvare Formula Imola sono anche faentini. Ma ne' il neosindaco, Giovanni Malpezzi (Pd), ne' l'assessore con delega ai Rapporti con le societa' partecipate, Germano Savorani, sembrano essere a conoscenza della situazione: "Al momento non posso esprimermi, non sono abbastanza informato- spiega il sindaco di Faenza- nei prossimi cda vedremo quali sono le ipotesi alternative per tutelare il ConAmi".
Gli fa eco Savorani (che e' anche ex assessore al Lavoro della Provincia di Ravenna): "Non ne so abbastanza per poter dichiarare".
Intanto, nessun altro dei 21 Comuni che fanno parte del Consorzio ha protestato contro la linea dettata da Imola. "L'Autodromo e' un punto d'eccellenza per tutto il territorio- ribadisce Sagrini- e deve essere preservato". Per questo motivo, spiega, "il Consorzio ha ritenuto giusta la sollecitazione venuta dal Comune di Imola". Cioe' la messa a disposizione di tre milioni di euro per salvare la societa'. Ma non e' detto che la 'generosita'' di ConAmi basti a far tornare 'in bonis' Formula Imola: i creditori hanno tempo fino alla fine di questa settimana per far valere i propri diritti nello stato passivo della societa', e basta che uno solo di loro si insinui per far andare avanti la procedura fallimentare.
A questo punto resta da capire se l'offerta di ConAmi ai creditori e' condizionata rispetto al salvataggio della societa': se il fallimento dovesse andare avanti, il Consorzio saldera' comunque il 70% dei debiti di Formula Imola?

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