lunedì 19 aprile 2010

Sconcertante! Bilanci falsi al Consorzio dei Servizi Sociali di Ravenna: scoperti 9 milioni di euro di debiti. Chiamati a rispondere i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi e l'Asl. Sarà meglio che i sindaci PD e i dirigenti Asl diano convincenti spiegazioni.

Il bubbone è scoppiato. Sono stati trovati in un armadio fascicoli con fatture da pagare per 6 milioni di euro risalenti a vecchi debiti del Consorzio dei Servizi Sociali in capo ai Comuni di Ravenna, Russi, Cervia e l'Ausl. I soldi sarebbero stati fatturati da alcune cooperative per erogare servizi in un debito ingrassato negli anni. "E' una situazione gravissima su cui va fatta chiarezza. Troveremo i colpevoli e ne dovranno rispondere" afferma il sindaco Matteucci che si chiama coinvolto come "parte danneggiata".
La Corte dei Conti ha avviato subito la procedura per trovare i responsabili della torbida vicenda e scoprire se i servizi siano stati effettivamente svolti.

Bertozzi (Pdl): "Sorprende lo stupore dei sindaci"
"Sinceramente, sorprende moltissimo lo stupore, quasi ingenuo, dei Sindaci di Ravenna, Cervia, Russi e del Direttore Generale dell'A.U.S.L. nell'apprendere, oggi (così come affermano sugli organi di informazione) del pazzesco e incredibile debito di circa 7 milioni di Euro accumulato dal Consorzio per i Servizi Sociali in liquidazione. Chi ha ideato e creato il Consorzio? Chi ha gestito il Consorzio in tutti questi anni di attività? Non erano forse i delegati rappresentanti di questi Comuni? Chi ha voluto l'A.S.P. che, a detta di tutta l'opposizione, nasceva male e già zoppa anche senza rilevare i debiti del Consorzio che l'ha preceduta?".
"Erano loro, sempre loro, fortissimamente loro - attacca Bertozzi -. E adesso, il Sindaco Matteucci, il Sindaco Retini, il Sindaco Zoffoli e il Direttore Generale Carradori se ne vogliono lavare le mani così facilmente. Anche in occasione dell'ultimo sostanzioso assestamento di Bilancio, a fine 2009, in vista della liquidazione, avevamo posto l'attenzione sulle difficoltà del Consorzio, ma speravamo che fosse rimesso tutto a posto con quell'iniezione di denaro".
"Così non è stato: qualcuno pagherà, forse, per le sue responsabilità - conclude il consigliere -. I cittadini, invece, hanno già pagato tanto e ancora dovranno pagare. Nel 2011 se lo ricorderanno".

Anche Gianguido Bazzoni, neo consigliere regionale del Pdl, dopo avere anticipato che appena possibile presenterà un'interrogazione in materia, ha precisato che “il disavanzo di 9,5 milioni di euro non dovrà pesare sulle rette delle case di riposo. Vigileremo - ha aggiunto - perché non ci sia alcun ritocco". Quanto al consiglio comunale di domani sera, Bazzoni ha sollecitato il sindaco a spiegare "in quale misura il disavanzo peserà sulla casse dell'amministrazione ravennate. Il tentativo - ha concluso - che la maggioranza locale sta facendo in queste ore di lavarsi le mani è imbarazzante" in quanto "il Consorzio è stato guidato da un Cda nel quale sedevano politici del Pd".

Richieste di chiarimenti al sindaco di Ravenna arrivano anche dal capogruppo comunale di FI-Pdl Eugenio Costa secondo cui ora "occorrono rigorosi meccanismi di controllo nelle Asp".

Una richiesta di maggior trasparenza e rigore arriva pure da Cesare Sama, coordinatore di "Ravenna Radicale". Per Gianfranco Spadoni, consigliere comunale dell'Udc, "questa grave situazione più in generale mette in evidenza la crisi totale di un sistema che ha dilagato nella gestione dei vari enti della nostra Regione".

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