lunedì 8 febbraio 2010

Il reparto pediatrico dell'Ospedale di Faenza al centro di alcune interpellanze del consigliere della Lega Nord Tiziana Bagnolini

Tiziana Bagnolini, Capogruppo in Consiglio Comunale a Faenza per la Lega Nord Romagna pressa il Sindaco Casadio con una nuova interpellanza sul reparto di pediatria dell'ospedale di Faenza

"Non risponde il Sindaco di Faenza all'interpellanza in merito alla richiesta di chiarimenti "se nella realizzazione del Piano Attuativo Locale per il triennio 2009-2011 siano state rispettate le indicazioni precise che la città di Faenza (col supporto di circa 15.000 firme) ed il Consiglio Comunale hanno chiaramente fornito col voto unanime a favore del mantenimento delle funzioni di degenza ordinaria nel reparto di pediatria di Faenza".
Il Sindaco pur presente nell'aula del Consiglio Comunale rimanda a risposta scritta e prende tempo (fino a due mesi), intanto termina il suo mandato e l'ospedale di Faenza subirà definitivamente un altro taglio, questa volta a spese dei bambini e delle famiglie che dovranno gestire anche il disagio e l'onere dei trasferimenti a Ravenna in caso di ricovero.
In compenso risponde il direttore generale dell'AUSL di Ravenna a mezzo stampa: "abbiamo eseguito la riorganizzazione come previsto". Peccato che la degenza ordinaria in pediatria come deliberato all'unanimità dal consiglio comunale di Faenza nell'ordine del giorno approvato nella seduta consiliare del 17/03/2006, impegnandosi "ad approvare un'organizzazione della pediatria... che preveda anche la permanenza di un'adeguata degenza ordinaria negli ospedali di Faenza e Lugo" non sia stata contemplata.
Dunque il Sindaco non ha sostenuto la precisa richiesta del consiglio comunale, oppure il parere dei Sindaci in Conferenza Socio Sanitaria provinciale non conta nulla e la città e il consiglio comunale devono subire la volontà del direttore generale dell'AUSL che con arroganza definisce il reparto di pediatria gestito con "inappropriatezza" cercando anche di svalutare la professionalità e la competenza degli operatori.
Riferisce che per Faenza si sostengono "costi più rilevanti" e per questo applica una riorganizzazione basata sui numeri e non sulle reali esigenze del territorio .
Scelte imposte che negli anni si sono tradotte grazie alle conseguenze dell'atteggiamento relativista dell'Amministrazione Faentina in una perdita di servizi ed impoverimento del nostro ospedale"

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