giovedì 7 gennaio 2010

La Corte dei Conti ammonisce severamente il Comune di Casola sul modo con cui nel Febbraio 2009 regolamentava gli incarichi esterni. Non è questa la casa di vetro che ci hanno promesso

La Corte dei Conti, il tribunale che controlla gli atti contabili della pubblica amministrazione, ha avanzato il 24/11/2009 nei confronti del Comune di Casola Valsenio, un rilievo molto forte e molto esplicito in merito alle modalità con le quali nel febbraio 2009 la Giunta Sagrini approvava il regolamento per il conferimento degli incarichi a soggetti esterni.

Il rilievo, per la verità viene rivolto non solo al Comune di Casola ma anche ai Comuni di Alfonsine, Brisighella, Riolo Terme e Solarolo: ciò non attenua tuttavia l'esposizione degli amministratori casolani, ma, se possibile, ne incrementa le responsabilità perché evidenzia una comune matrice comportamentale che forzando i rigori della legge finisce per rendere opachi e incomprensibili i modelli di conferimento degli incarichi per conseguire una libertà d’azione che non è attribuita né a sindaci né ad assessori

In sostanza la Corte, nelle 12 pagine di rilievi che è possibile leggere cliccando sul documento, ammonisce gli amministratori ricordando che:

1. Le amministrazioni pubbliche che si avvalgono di collaboratori esterni o affidano incarichi di consulenza esterna a titolo oneroso sono obbligate a pubblicare sul proprio sito web i provvedimenti di incarico, le ragioni dell’incarico, le somme erogate.
2. L’affidamento degli incarichi esterni da parte dei comuni può avvenire solo nell’ambito del programma approvato dal Consiglio Comunale che ne fissa i limiti, i criteri, le modalità e che attraverso il bilancio preventivo ne definisce il limite annuo di spesa.
3. L’incarico deve corrispondere ai compiti istituzionali dell’ente e all’interno della propria organizzazione l’amministrazione deve riscontrare la carenza qualitativa e quantitativa delle figure professionali idonee allo svolgimento dell’incarico stesso.
4. E’ necessario prevedere come criterio di assegnazione degli incarichi, una procedura comparativa per la valutazione dei curricula con criteri predeterminati, certi, trasparenti e pertanto l’assegnazione diretta deve rappresentare una eccezione da motivarsi di volta in volta e comunque in presenza del requisito della particolare urgenza.
5. L’affidamento di incarichi o consulenze effettuato in violazione delle disposizioni regolamentari costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariali (cioè il dirigente che ha firmato l’atto ne assume le conseguenze sul piano economico).

Come si vede, ricorrono anche in questa ammonizione della Corte gli elementi che hanno condotto il nostro Gruppo Consiliare a richiedere ripetutamente una maggiore trasparenza nella stesura degli atti amministrativi, un uso pubblico e non propagandistico del sito web del Comune, la pubblicazione on line di tutti gli atti, la pubblicazione dei criteri di nomina dei rappresentanti comunali negli organismi e negli enti, e finalmente una amministrazione pubblica veramente collocata in una casa di vetro.
Ancora, purtroppo, siamo molto lontani dal tipo di pubblica amministrazione che vorremmo e che servirebbe ai nostri concittadini

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