mercoledì 20 gennaio 2010

Galassini, capogruppo PdL in consiglio provinciale, interroga il Presidente Giangrandi per sapere se i Comuni siano stati informati dell'impatto che la gestione dell'impianto a biomasse di Russi avrà sulla viabilità dei territori


Premesso che:
In data 4 novembre 2009 PowerCrop, società formata da Eridania Sadam e Gruppo Falk, ha presentato le integrazioni richieste dalla Regione al progetto di costruzione di un inceneritore a biomasse da 30 Mw che si vorrebbe costruire nel Comune di Russi, con una necessità dichiarata di reperimento di oltre 270.000 ton/anno di materiale da comburre.
L’approvvigionamento del combustibile avverrà da 8 aree identificate: Venezia, Ferrara, Bologna, Rimini, Santa Sofia, San Benedetto, Palazzuolo, Marradi.
Per quel che riguarda il territorio dell’area faentina la zona di approvvigionamento viene individuata nell’area di Marradi e di Palazzuolo sul Senio.
Le vie di comunicazione interessate, come dichiarato dal proponente del progetto, saranno la SP 302 (Brisighella/Marradi) e la SP 306 (Faenza / Palazzuolo s/S.). Per raggiungere queste località il traffico pesante previsto è di 595 mezzi all'anno diretti a Palazzuolo, e 446 diretti a Marradi. Il numero dei percorsi dovrà essere chiaramente raddoppiato, in quanto mezzi in entrata ed in uscita, per un totale di 1090 transiti diretti a Palazzuolo e di 892 per Marradi. Tutti questi mezzi pesanti confluiranno sul territorio del Comune di Faenza per raggiungere Russi, sede dell’impianto di incenerimento. I comuni nella Provincia di Ravenna interessati dai transiti saranno:
SP 302: Russi, Faenza, Brisighella, Marradi;
SP 306: Castelbolognese, Riolo Terme, Casola Valsenio, Palazzuolo;
SP 8: Cotignola, Bagnacavallo;
SP 20: Russi, Bagnacavallo,
SS 253: Russi, Bagnacavallo, Ravenna
SS 16 Reale: Alfonsine, Conselice, verso Argenta, dir Ferrara.)
Per quel che riguarda il territorio forlivese, sarà interessata la zona di Portico San Benedetto e Santa Sofia. Lo stesso proponente dichiara che dal bacino di Santa Sofia arriveranno ben 1191 mezzi pesanti e 744 da Portico San Benedetto che, a pieno carico, in entrata ed in uscita, conferiranno combustibile all’inceneritore.
Tutto il traffico pesante proveniente da queste 2 vallate confluirà sulla SP 29 Via Lughese che dopo aver attraversato i centri abitati di San Martino e Villafranca, proseguiranno percorrendo nel comune di Faenza prima e di Russi poi, la SP 4 Prada, per poi giungere all’inceneritore di biomasse, in entrata ed in uscita, raddoppiando, di fatto, il numero dei mezzi: (1935 x 2= 3870).

Tenuto conto:
- Delle caratteristiche di queste vie di comunicazione, che si snodano all’interno di centri abitati storici, dove in alcuni punti già ora risulta difficoltoso il transito per le autovetture,
- che il Sindaco è il principale responsabile dell’incolumità e della salute dei cittadini e che, a prescindere dal fatto che le strade siano comunali, provinciali o statali, tutto quello che sarà la manutenzione ordinaria e/o straordinaria causata da questo aumento di traffico, graverà sulle tasche dei cittadini.
- che dagli ultimi dati sulla qualità dell’aria, Ravenna si posiziona al primo posto in Regione (e al quarto a livello nazionale) con ben 126 giorni in un anno di superamento del limite, (Ferrara 66, Forlì 37, Rimini 36)

Si interroga su quanto segue
Se i Comuni della Provincia di Ravenna sopra citati, interessati e coinvolti dalle ricadute sono stati messi a conoscenza della volontà di costruire tale impianto;
Se i comuni sopra citati sono a conoscenza dei dati presentati dal proponente.
Se sono stati coinvolti direttamente nella procedura autorizzativa di questo impianto attualmente sottoposto a procedura di VIA.

Il Presidente
Gruppo Forza Italia-PDL Provincia di Ravenna
Vincenzo Galassini

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