sabato 5 dicembre 2009

Rimpatriata di Sindaci attorno a Luca de Tollis per dimostrare chè è lui che dedicherà nuove attenzioni al comprensorio: noi non ne siamo convinti

Il candidato sindaco di Faenza, Luca de Tollis, che il 13 dicembre affronterà l’antagonista outsider Giovanni Malpezzi nelle primarie del PD, ha incontrato i sindaci del comprensorio faentino. L’evento aveva lo scopo di mostrare i muscoli nei confronti del rivale facendo scendere in campo il potente apparato istituzionale di cui il PD dispone a piacimento.
Lo spot verteva sulla proclamazione delle volontà di de Tollis di farsi interprete delle necessità dei territori. Tutti i sindaci (Ponzi di Riolo, Missiroli di Brisighella, Iseppi di Casola, Anconelli di Solarolo, Bambi di Castel Bolognese) presenti in pompa magna hanno diligentemente applaudito a comando al fine di offrire l’immagine di un processo di cooptazione concluso. Il messaggio rivolto al povero Malpezzi ma soprattutto agli elettori faentini è stato incontrovertibile: “non c’è trippa per gatti”.
In realtà questi sindaci, che ora si profondono in applausi e in abbracci, sanno benissimo quanto sia sempre stata chiusa, indifferente, miope, a volte persino dannosa la politica del Comune di Faenza nei confronti del comprensorio. Quante difficoltà e quante resistenze abbiano dovuto affrontare, spesso senza risultato, le amministrazioni dei piccoli comuni per richiedere la gestione coordinata e programmata delle risorse, la valorizzazione turistica, la programmazione dell’economia e dell’occupazione, lo sviluppo di un sistema amministrativo integrato, la sanità di area.
Ad elencarli sarebbero tali e tanti gli elementi di divisione e di discordia tra centro e periferia che lo stesso PD di de Tollis sente la necessità di lanciare un messaggio del tipo “quello che non abbiamo fatto, faremo”.
Per bon ton, a noi non sarebbe dato di esprimere preferenze in casa d’altri, ma mai come in questa circostanza ci si potrebbe sbilanciare per auspicare che nell’interesse del territorio e di una migliore qualità dell’azione amministrativa a favore dei comuni del distretto faentino, passasse non già la candidatura di de Tollis ma quella di Malpezzi come evidente e vistoso segno di discontinuità e di frattura con una politica dell’apartheid voluta e imposta dalle amministrazioni Casadio in questi dieci anni.
E se anche il nostro Sindaco applaude e si accoda come da copione, siamo convinti che la sua opinione non sia molto diversa dalla nostra. Con una sola differenza: noi la possiamo esprimere, lui no.



7 commenti:

  1. Una precisazione doverosa. De Tollis è il candidato del PD, Malpezzi si è staccato dal PD, è il candidato di Laboratorio faenza che partecipa alle primarie del centro-sinistra, ma non è espressione del PD.
    Poi te puoi dire quello che vuoi, ma se non sai come stanno le cose è meglio che stai zitto

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  2. Hai ragione: sono le primarie del centrosinistra non del PD. Ma, come sanno bene quasi tutti, non c'è nessuna differenza.
    Fabio

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  3. I soliti professori arroganti, come puoi pensare in un sereno confronto conquesta gente !!!!
    Tieni duro Fabio

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  4. A questo punto mi chiedo se Malpezzi non abbia sbagliato posizionamento a candidarsi nel centrosinistra visto che va così d'accordo con il centrodestra (poichè spesso non perde occasione per fare l'occhiolino a PDL e compagnia bella e anche a Faenza raccoglie una certa quantità di "poverino lui, l'outsider della politica, la spina nel fianco del PD, lui sì che è il rinnovamento",ecc ecc.).
    Ora spiegatemi se entità come Secondo Ricci, Confcooperative, ASCOM e altri poteri meno visibili ma altrettanto influenti, i quali appoggiano la candidatura di Malpezzi, sono outsiders della politica. Per favore, non cercate di depistare le opinioni. Sapete bene chi c'è dietro a Malpezzi. Per questo voterò De Tollis, poichè appartenere ad un partito è un valore, è una dichiarazione di trasparenza e di convinzione su certi principi. Nel caso di Malpezzi mi pare invece che la sua candidatura nel centrosinistra sia non tanto una questione di convinzione, ma piuttosto di convenienza.

    Simona

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  5. No, guarda che a me (e credo anche al PDL di Faenza) interessa molto poco di Malpezzi come candidato del centro sinistra.
    Io cercavo di fare un ragionamento sul ruolo del PD faentino nella lettura del territorio e nel rapporto con i comuni del comprensorio. Approfittavo solo della foto di gruppo dei sindaci che attorniavano de Tollis per auspicare un segnale di discontinuità di cui Malpezzi per noi sarebbe solo uno strumento.
    Però ci andrei piano, se fossi in voi, a dare una lettura troppo definitiva di Malpezzi e dei cosiddetti poteri forti che lo appoggiano.
    Se per caso dovesse vincere (e non ci vuole molto a capire che per noi sarebbe la soluzione meno preferibile)dovreste fare una bella riconversione a U.
    Fabio

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  6. Malpezzi sta sparando merda sul Pd e sui suoi militanti, quegli stessi militanti che poi lo dovrebbero votare nel caso battesse Luca alle primarie. Il pdl spera che vinca malpezzi perchè sa bene che la sinistra e parte del pd non lo voterebbe alle comunali a marzo. qualunque militante convinto del pd dopo essere stato insultato non lo voterebbe, di fatti la parte malata del pd sta con Malpezzi. i forbiciari e gli ultra cattolici fondamentalisti

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  7. immagino l'anonimo,orgoglioso militante pd, un intimo di De Tollis, la chiama Luca, rimango però allibito dal rinnovamento profondo del partito stesso in primis il linguaggio:è veramente nuovo!....mi sembra veramente un bel figlio di GPS(politicamente parlando ovviamente).

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