giovedì 17 dicembre 2009

Allora rideremo

Nella sua comunicazione politica il PD casolano utilizza alcuni leite motive ricorrenti e immutabili: il più gettonato è quello sull’agricoltura di cui si sente, senza reale merito, paladino e interprete privilegiato.
La sinistra ha una storica abilità a blandire gli agricoltori con forti esaltazioni delle amministrazioni “rosse” e con una visione terrifica e distruttiva dell’azione di governo. Mai un’eccezione, mai una variante, mai una incertezza almeno semantica. Mai.
Solo a volte la natura tignosa e intollerante del partito (difettaccio che deriva dall’antico dna di uno dei due coniugi che compongono la coppia) si manifesta ad esempio quando li chiama a proposito del Parco “i furbetti del contadino”, per poi ricomporsi per mostrare la solita faccia da esportazione.
Ultimamente il battage contro il ministro Zaia per l’agricoltura offesa e calpestata (e infatti è l'unico ministro che ha fatto confluire sugli agricoltori un miliardo e trecento milioni di euro), si è fuso con il battage per i fondi per la montagna che sarebbero stati tolti a bravissimi e lungimiranti amministratori che con sacrifici, creatività, estro e fantasia hanno saputo mantenere le popolazioni nei territori impervi rappresentati dall’alta collina faentina (altezza media abitativa: al di sotto dei 200 metri sul livello del mare!).
“Non vi sono più alibi; la scelta del centrodestra e della Lega Nord è quella di colpire la montagna” tuona perentorio il PD casolano che, naturalmente, è molto seccato dai provvedimenti collegati alla finanziaria che gli tolgono soldi e assessori.
Non hanno capito ancora che il mondo della pubblica amministrazione sta cambiando velocemente.
Sono li a chiedersi dove sono finiti i soldi che permettevano loro di fare tante e diverse cose che magari poco avevano a che fare con la montagna e con l’agricoltura, ma che alla fine consentivano di metter una toppa qua ed una la, di accontentare qualche lobby, di cavarsi qualche ghiribizzo.
Ma vediamolo dove sono finiti questi soldi negli ultimi dieci anni. Ecco qui sotto il prospetto.
Ciascuno valuti se erano le scelte giuste da farsi e se la scomparsa di questo modello scriteriato e sconclusionato di investimento adesso metterà la collina in ginocchio.
E infine mentre si valuta tutto ciò, si sappia che le risorse che dicono sottratte, ritorneranno ai comuni e alle loro articolazioni attraverso il federalismo che obbligherà a dire ai cittadini “mi paghi questa tassa perché voglio fare questa cosa”.
Allora rideremo.

11 commenti:

  1. N. 97 - APPROVAZIONE TECNICA DEL PROGETTO “SALVAGUARDIA E TUTELA DELLA NATURA ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI ATTIVITÀ PER IL RECUPERO, COLTIVAZIONE E VALORIZZAZIONE DI PIANTE SPONTANEE E A RISCHIO DI ESTINZIONE, ACRONIMO: ECOPRO-NATURA”NELL’AMBITO DELLE AZIONI DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-SLOVENIA 2007-2013, BANDO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI STANDARD N.02/2009.
    Questa è l'unica delibera di giunta fatta dall'amministrazione Iseppi nei primi sei mesi di governo riguardante l'agricoltura.
    Appurato che con i problemi dell'agricoltura Casolana non ha nessun nesso,che oltre ad incolpare il Governo centrale per i presunti tagli, anche il consiglio comunale non ha preso nessun provvedimento e che il trend è uguale anche per quello che riguarda l'Unione dei comuni.
    Sarebbe ora che questa nuova amministrazione iniziasse a ad aiutare realmente un settore in crisi e la smettesse di fare solo della propaganda politica contro Berlusconi.

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  2. Chiamo solo a testimoniare gli agricoltori casolani,compresi quelli che penso abbiano votato la lista Piolanti! Dicano loro se il Comune e la Comunità montana hanno fatto o no tutto il possibile per sostenere la Agricoltura locale ed il territorio .
    Si sono fatte molte cose col largo consenso delle ategorie agricole.Si poteva fare di più? .Può darsi.
    Una cosa è certa la sensibilità dei Governi Nazionali per il settore era maggiore di adesso
    Giacomo g.

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  3. Quello che ha fatto l'amministrazione Sagrini in 10 anni, nel bene e nel male, è stato fatto.
    Amministrazione Iseppi in SEI mesi, non 10 anni, è pari a zero -dati alla mano-.Spero sinceramente che i restanti 54 mesi abbiano un altro spessore, un' altra impostazione, un'altra direzione, anche rispetto all'amministrazione Sagrini che è stata quasi devastante .

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  4. Capisco il disagio perenne dei coltivatori diretti, non solo quelli di Casola ma anche della bassa, che abitano tutti in fatiscenti catapecchie, guidano vecchissime Fiat Ritmo scassate, che spendono tantissimo in gasolio e subiscono un regime fiscale implacabile, però, a quando allora qualche miliardo di euro per gli elettricisti, i baristi, i pizzaioli, i fabbri, i muratori, i facchini, i camionisti, gli idraulici gli antennisti e via dicendo?
    Chiedo, al centrodestra e al centrosinistra (visto che ha scritto pure Giacomo), perchè nel libero mercato si finanzia di fatto un settore privato?
    Visto che si stava parlando nel post del nuovo modo di amministrare, con il comune che chiede soldi ai cittadini dopo aver spiegato cosa intende fare, beh, è un bene che finora sia stato dato poco, vuol dire che si segue la nuova giusta tendenza. Prima ci chiederanno: 'volete Casolani pagare tutti una piccola tassa per i poveri coltivatori diretti indigenti?' e se la maggioranza dei cittadini dirà di si, i soldi arriveranno...


    Cristiano

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  5. beh Cristiano, penso che tu non abbia torto.I contadini sono solo dei "piagnoni",per cui è giusta la cassa integrazione per gli operai delle fabbriche , ma aiuti e sgravi a chi mantiene il territorio con la propria fatica NO. Gli operai hanno mogli e figli a casa, mentre i "furbetti del contadino" sono soli e benestanti,sono talmente fortunati che la maggior parte sono "emigrati" in fabbrica a sudare e patire le ire dei padroni. I terreni collinari sono in stato di semi-abbandono, con un pericolo di dissesto idrogeologico ritenuto non trascurabile dalla provincia.
    PS: volete Casolani pagare una piccola tassa per rifare viale Neri o Piazza Sasdelli?,Volete Casolani aggiustare le case popolari, di cui in maggioranza non usufruite,o la piscina che necessita di un vialetto simile a quello che vi porta al Cardello(INUTILIZZATO)?.....

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  6. Da quello che mi risulta, viale neri è una via pubblica, e le case popolari appartenevano alla provincia prima e al comune adesso, e pensavo che gli investimenti rientrasse in un piano dell'amministrazione.
    Non mi risulta che comunque nessuno abbia chiesto dei soldi per metterseli a posto da solo, se è questo che intendi.
    E poi cosa intendi con la seconda considerazione, quella sull'emigrazione nelle fabbriche?
    Che gli agricoltori fanno anche altri mestieri?
    E poi, non sono da sempre previsti sgravi e agevolazioni per i coltivatori diretti?


    Ps, nel mio palazzo delle case popolari, di appartamenti non usufruiti ce n'è uno, quello della povera Genoveffa, che stanno rimettendo a posto; l'altro palazzo invece è sold out. Non so degli altri in giro per casola)

    Cristiano

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  7. purtroppo non ho la tua stessa capacità nello scrivere.
    Le mie provocazioni erano sostanzialmente due :
    -può essere che non a tutti interessi pagare una tassa per abbellire piazze o vie del paese, anche se di propietà del comune;
    -molti agricoltori se la passavano talmente bene che hanno preferrito andare a cercare lavoro altrove .....
    ps le case popolari sono un bene comune a beneficio di pochi.

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  8. -può essere che il comune decida di abbellire piazze e vie del paese per sua scelta, poi ci sono le elezioni e si vede se ha fatto bene o no

    -molti agricoltori (e qui non si discute sul fatto che lavorino tanto o poco, lo so quanto si lavora in campagna, lo so quanto è dura)dicevo, molti agricoltori non se la passano male.

    Dal tuo tono, sembrava che la colpa del comune fosse di non staccare un assegno al mese...

    ti ringrazio del leggero riferimento personale, e a nome di tutti gli inquilini delle case popolari, il cui affitto andando al comune va a tutti i cittadini, lo so, siamo dei privilegiati, ma anche dei benefattori, no?

    PS:Vuoi fare cambio?
    Quando vuoi.
    Pensa, dopo 70 anni, dall'anno scorso c'abbiamo anche il riscaldamento nelle camere e nei bagni!
    Se vuoi facciamo a cambio subito!
    Basta una stretta di mano, appena ci incontriamo!


    Cristiano

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  9. Sono proprio disarmato da questo modo improprio di ragionare.
    Ricordo solo somessamente che la Fiat (e altri),causa la crisi mondiale, usufruisce degli incentivi alla vendita delle automobili.Le banche hanno potuto usare i Tremonti bond.Gli evasori fiscali hanno goduto dello scudo fiscale, tra l'altro prorogato perchè non sono ancora riusciti a lavare tutti i...panni sporchi.
    In questo quadro il settore agricolo non ci fà brutta figura se chiede solo che non gli venga tolto quello che ha che tra l'altro non è solo vantaggio per i conradini "miliardari" ,ma anche per i settori industriali collegati e il territorio e l'ambiente.

    giacomo giacometti

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  10. il mio non era per nulla un attacco personale -te ne chiedo scusa se così è apparso-.Era solo cercare di far riconoscere ad una categoria di PERSONE quello che ogni giorno fà, non era sicuramente nemmeno chiedere un assegno al comune, anzi sono totalmente contrario,gli assegni vanno dati a chi per malattia non può lavorare.Vogliamo però smetterla di considerare gli agricoltori, come gli artigiani,i pizzaioli,i bristi,ecc.ecc. solo delle mucche da mungere, se quando stanno male non si curano le mucche muoiono ed il latte poi non lo beve più nessuno.
    Ps quello che ho mi basta ,non faccio cambio, ma non perchè è molto di più , ma solo perchè è frutto del mio impegno.

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  11. Continuo a ritenere che un milardo e duecentomila euro siano tantissimi, anche considerando che nelle idee di Tremonti la finanziaria in realtà doveva essere solo di 3,5 miliardi di euro, poi arrivati a nove, per venire incontro alle varie richieste della maggioranza.
    Non credo che nell'idea originale di Tremonti fossero contemplati così tanti soldi ad un solo settore...
    L'agricoltura, non solo in periodo di crisi, ma gode comunque di sgravi e agevolazioni, e non credo che ne abbiano tolte.
    E comunque, mi chiedevo semplicemente, con la battuta dello staccare assegni, cosa deve fare assolutamente per questo settore un'amministrazione entro i primi sei mesi.

    Ps, quello che ho io, invece, non è frutto del mio impegno, ma lo sono andato a rubare, tranne l'appartamento alle case popolari, che è passato a me alla morte di nonno Gianì; non so lui a chi l'avesse rubato, ma posso informarmi.


    Cristiano

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