venerdì 23 ottobre 2009

Il Governo a fianco degli agricoltori. Zaia a Cernobbio: da oggi nelle casse dei contadini 2 miliardi e mezzo di euro di anticipazioni Pac

Agea e gli altri organismi pagatori hanno iniziato a pagare, a un milione e 300.000 agricoltori, 2 miliardi e mezzo di euro. Saranno disponibili nei conti correnti degli agricoltori al più tardi entro il prossimo 30 di ottobre. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha annunciato, durante il Forum internazione dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, il pagamento delle anticipazioni dei premi Pac. Lunedì il Ministro parteciperà al Consiglio d’Europa, strategico per l’agricoltura italiana e per quella dell’Europa tutta.
“Questo è il segno concreto e indiscutibile di un impegno che ho preso e che mantengo con i nostri agricoltori.”
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha annunciato, durante il Forum internazione dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, il pagamento delle anticipazioni dei premi Pac.
“Come ho già spiegato in altre occasioni, ha detto Zaia, l’anticipazione dei premi Pac quest’anno c’è. E il dovuto, il 70% degli aiuti disaccoppiati, confluirà da oggi ed entro il 30 ottobre nei conti correnti dei beneficiari. A maggio ho presentato, con i colleghi europei, la richiesta alla Commissione di dare un segnale forte agli agricoltori, colpiti quest’anno dalla sfavorevole congiuntura economica mondiale. Abbiamo chiesto, a fronte della grave crisi di liquidità che ha colpito anche il nostro settore, di anticipare il pagamento degli aiuti comunitari a fronte delle domande presentate dagli agricoltori entro il 15 maggio 2009”.
Il via libera di Bruxelles è giunto a metà giugno: la Commissione ha autorizzato gli Stati membri ad anticipare, con proprie risorse, dal 16 ottobre 2009, una prima tranche (il 70%) dei premi disaccoppiati, che per l’Italia ammontano a circa 3,6 miliardi di euro.
“Assodato che era il massimo ottenibile, ha aggiunto Zaia, ho dato disposizioni ad Agea di non ritardare di un solo giorno quella data e di acquisire le risorse necessarie affinché non venga a mancare neanche un euro dovuto agli agricoltori. Oggi, 16 ottobre, Agea e gli altri organismi pagatori hanno iniziato a pagare, a un milione e 300.000 agricoltori, 2 miliardi e mezzo di euro. Saranno disponibili nei conti correnti degli agricoltori al più tardi entro il prossimo 30 di ottobre. Dal primo dicembre sarà inoltre versato agli agricoltori il restante 30% dell’aiuto disaccoppiato, per 1,069 miliardi di euro, e il 100% dell’aiuto accoppiato per altri 381 milioni di euro.
“Ricordo, ha continuato Zaia, che è la prima volta, negli ultimi cinque anni, che il pagamento avviene in questi tempi e per un volume di risorse così importante anticipato dallo Stato. In una situazione che non è facile per gli agricoltori né per l’economia, non lasciamo intentata e inattuata alcuna azione che possa dare sostegno e forza alla nostra agricoltura. Lunedì ci sarà un Consiglio d’Europa strategico per l’agricoltura italiana, ha continuato il ministro Zaia, e per quella dell’Europa tutta. Non sono in gioco solo il latte e il destino degli allevatori, ma anche il futuro dell’agricoltura di qualità. Non ci muoveremo fino a quando verrà data risposta alle nostre richieste, che sono per noi inderogabili. La partita che si sta giocando riguarda tutta l’agricoltura. Nel Consiglio ci aspettiamo che passi la sostanza del documento sottoscritto da 21 paesi a Vienna: un budget adeguato, pari a 300 milioni di euro, l’aiuto privato all’ammasso dei formaggi, il sostegno alla battaglia italiana sull’origine e l’etichettatura dei prodotti. Questa è la nostra piattaforma e per questa ci batteremo”.
“Noi siamo per le polemiche anche dure ma nel rispetto dell’intelligenze di chi aderisce alle varie associazioni, e ai movimenti vorrei dire che chi mette in relazione l’applicazione della legge 33 e la crisi del latte racconta bugie e non è un interlocutore serio. L’identità e la trasparenza sono per noi la vera stella polare della nostra politica agricola. Non siamo più disposti, ha sottolineato in un altro passaggio del suo intervento Zaia, a giocare in un mercato senza rete, vista la concorrenza sleale che ci troviamo costretti dover affrontare. Slealtà che passa per un vero e proprio dumping, economico e sanitario. Difenderemo fino in fondo il nostro made in Italy da quei furfantoni che ci portano via 9 prodotti su 10 con l’Italian sounding e le falsificazioni.”

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