venerdì 11 maggio 2012

Ohoooooooooo

Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo fatto molto, ma molto arrabbiare il nostro mite e bonario sindaco Iseppi. Per la verità quasi tutto quello che ci siamo permessi di sostenere in qualità di consiglieri comunali - non subordinati a lui e al suo partito - lo ha visibilmente alterato, ma c’è un argomento più di ogni altro che lo ha calato in una trance mistica: è la vexata quaestio dell’asilo nido.

Si ricorderà che sul finire del 2010, costretti da spese assurde e fuori controllo, gli amministratori casolani decisero, dopo anni di tormentate indecisioni, che le casse comunali non ce la facevano più a sopportare i costi del nido ormai superiori a 100mila euro per dare accoglienza neanche a dieci bambini.

Bene dicemmo, questa è la volta buona che mettiamo in pratica uno di quegli assiomi ricorrenti in tutti i proclami della sinistra: la razionalizzazione e l’ottimizzazione della spesa. Ohooooooooo!!
Bastava infatti accogliere la richiesta presentata dalla Parrocchia di Casola che si offriva di assumere la gestione integrale del servizio con una contribuzione comunale di circa 60mila euro. Troppo bello per essere vero e infatti quella timida proposta fu giudicata “troppo” di tutto: troppo ardita e temeraria, troppo inopportuna rispetto alle aspettative della mitica Zero Cento (quella della moglie dell’on Albonetti), troppo invasiva della laicità della scuola laica, troppo spostata come localizzazione per essere ancora identificata come scuola comunale… insomma troppo.

E naturalmente il nido fu affidato per metà alla Zero Cento e per l’altra metà mantenuto al comune con uno dei quei pastrocchi gestionali nei quali nessuno capisce più come si ripartiscono le spese tra compensazioni conguagli, rimborsi, integrazioni e così si possono facilmente oscurare i conti e impedire ai ficcanaso come noi di provare a capire.

Per aiutare la memoria ci permettiamo di rimandarvi alle considerazioni che allora facemmo e che insistevano sulla questione della spesa tutta giocata sul fatto che l’operazione messa su da Iseppi non avrebbe tenuto e che l’asilo nido in futuro non sarebbe costato molto di meno di quello che costava nel dicembre del 2010

pict015 nido 2012

La facile profezia si è puntualmente avverata ed infatti i costi del nido nel 2012 come risultano dagli elaborati di bilancio sono ufficialmente di 96mila euro ma siamo consapevoli che questi conteggi non tengono conto delle spese scaricate sulla scuola materna statale pur essendo maggiormente attinenti al nido nè tengono conto delle spese strutturali e di investimento. Ragion per cui ci sentiamo di poter affermare che oggi il costo del nido è, come allora. superiore ai 100mila euro.

Per questo Iseppi non deve troppo arrabbiarsi se critichiamo la sua relazione al bilancio quando pomposamente enuncia che le linee guida per la redazione del bilancio di previsione 2012 sono state: ”Il contenimento della spesa di gestione di alcuni servizi fondamentali, senza tuttavia pregiudicarne la funzionalità

O no?!

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