giovedì 19 aprile 2012

Rifondazione espelle il sindaco: faceva rispettare la legge ai No Tav

Ezio PainiEzio Paini, tesserato del Partito Comunista Italiano prima e di Rifondazione Comunista poi, è sindaco di Giaglione, piccolo comune di settecento abitanti in Piemonte, teatro di un presidio dei No Tav. C’è però un piccolo particolare: il sindaco rosso, pur essendo contrario alla Tav, si dichiara “rispettoso della legge e della legalità”, e quindi procede con gli atti amministrativi di sua competenza per la realizzazione dell’opera. Ad esempio notifica agli attivisti di sgomberare un terreno, perché lì devono partire i lavori.

Esemplare il suo commento:Ho solo chiesto di rispettare le regole, nulla di più. Io sono dalla parte della legge, fino a prova contraria quella giusta. E poi sono il sindaco di tutti. Se il partito la pensa diversamente non è più affar mio.
E aggiunge ancora:la legge è uguale per tutti, anche per i No Tav che hanno costruito senza alcun permesso, su un terreno agricolo. Li avevamo anche messi in guardia, concedendogli uno spazio informativo. Hanno fatto di testa loro: bene ha fatto l’Ufficio tecnico ad approfondire la questione

Ma questo al suo partito non va affatto bene. E così è arrivato l’ultimatum: Ogni ordinanza, divieto o provvedimento che possa limitare l’attività del presidio No Tav è incompatibile con l’appartenenza al partito, da sempre schierato con il movimento.
Ma il sindaco non si è piegato agli ordini del partito. Con questa motivazione: Mi spiace, ma io sono un comunista vero, quindi non derogo ai miei doveri istituzionali, e al rispetto della legalità

A quel punto il sindaco è stato espulso dal partito. Cacciato. Da Rifondazione fanno sapere che la priorità assoluta è il sostegno “alla resistenza popolare”, e a tal scopo si arriva anche ad improbabili alleanze con gli attivisti di Forza Nuova, quelli di estrema destra. E si perde per strada un compagno, vero e autentico, tesserato dal 1963.

da) DAW-BLOG

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