Come erano le proteste all’epoca del governo Berlusconi? Colorate, pacifiche, animate da giovani e donne, e ovviamente imponenti. I politici della sinistra facevano a gara nell’arrampicarsi sui tetti delle facoltà universitarie e nel cantare Bella Ciao. I collegamenti con i talk show di Santoro, Travaglio, Floris, Lerner e soci erano garantiti e permanenti: la piazza si trasferiva immediatamente negli studi televisivi. E ovviamente aveva sempre ragione.
Come sono percepite a sinistra le proteste oggi? Irresponsabili, corporative, infiltrate dalla mafia o anche dall’estrema destra, contrarie agli interessi dell’Italia e dell’Europa. E naturalmente illegali. Due termini impazzano: “corporazioni” e “rendite di posizione”. Chi protesta oggi, lo fa solo per questo.
Ieri, nell’era Berlusconi, perfino le manifestazioni più violente – come quelle del 15 ottobre o del dicembre 2010 a Roma – erano “guastate da pochi facinorosi”, normalmente “infiltrati”. Oggi invece sono tutte indistintamente brutte sporche e cattive. Tassisti, camionisti, farmacisti.
Sia chiaro: non ci piacciono i camionisti che bloccano le strade e non ci impressionano più di tanto i notai che minacciano di rinviare i rogiti, i due estremi dell’Italia protestataria di oggi. Ma ancora di più ci sembra ridicolo l’atteggiamento dei media di sinistra che non si lasciavano sfuggire neppure una barricata, oggi sono diventati tutti ordine e distintivo.
Quando i professori mandavano in piazza gli studenti contro la riforma della scuola, era un grande fatto democratico. Se poi le donne occupavano piazza del Popolo, allora era una grande festa, cui non mancavano bambini in carrozzina e palloncini colorati. E come, sempre pochi mesi fa, non dare spazio e ragione agli “indignados” di ogni specie?
Proibito, però, manifestare oggi. In questo caso – come ha inconfutabilmente dimostrato ieri sera Gad Lerner, ci sono di mezzo la mafia e i fascisti. Insomma: è sempre più vero che il medium è il messaggio!.
Ad alcuni non piace che i trasportatori facciano blocchi e che di conseguenza creino difficoltà alla popolazione ma vorrei si capisse quale situazione stà vivendo il mondo dei trasporti.
RispondiEliminaAziende che chiudono i battenti per il semplice motivo che le ditte che utilizzano i trasporti pagano con ritardi di mesi e mesi con la conseguenza che gli autisti ricevono lo stipendio con ritardi di 3-4 mesi (ma questo poco importa se fossero operai della fiat tutti griderebbero allo scandalo)
Autisti che sono costretti a lavorare in condizioni disumane con turni di ore molto superiori a quelle stabilite questo semplicemente per poter contenere le spese (pensate se si chiedesse ad un operaio di lavorare di più senza retribuirlo cosa succederebbe in qualsiasi altro settore)
Siamo da sempre considerati la feccia tanto che non ho mai nella mia vita sentito parlare di un autista morto sulla strada come di una vittima del lavoro -così come si parla di qualsiasi altro lavoratore - di amici me ne sono morti a decine chi sulla strada o chi semplicemente perchè il riscaldamento quando il camion è fermo non funzionava bene - ma nessuno mai ne parla perchè nessuno si preoccupa di questa categoria di criminali che sfrecciano senza regole sulle strade ma vorrei che provaste a stare su di un camion e vedere quanto sia difficile guidare un camion in mezzo ad automobilisti incapaci di andare dal naso alla bocca vorrei che prima di criticare provaste a vivere da camionista.
Per questo e per tante altre motivazioni spero che i blocchi continuino (per essere chiari noi autisti siamo a casa non pagati siccome il nostro stipendio viene calcolato sulle giornate lavorate )e che come successe in francia anni fa(la protesta durò 16 giorni) anche qui si arrivi a portare il rispetto dovuto ad una categoria che altro non fa se non fare una vita da cani
gianmaria