mercoledì 9 novembre 2011

L’ultima battaglia è per le elezioni subito

Berlusconi-al-Quirinale-638x425Siamo ripetitivi, ma stranamente e irresponsabilmente allegri. Nelle forme dovute, con eleganza e tatto e molta fermezza all’esterno e all’interno del suo palazzo politico, Berlusconi ha avuto tutto l’agio di impostare l’ultima sua battaglia. Rassicurare Napolitano sul fatto che è disponibile ad andarsene in cambio di una grande prova di maturità e di democrazia del sistema politico che è all’origine del suo mandato popolare: nuove elezioni.

Fare appello all’opposizione per il varo urgente di misure di stabilità finanziaria in condizioni di emergenza, via maxiemendamento e legge di stabilità.
Le dimissioni seguono a ruota, con la richiesta di elezioni subito in ragione di quel che tutti sanno, e che sarà detto ad alta e chiara voce in Parlamento: il governo del paese lo decidono gli elettori, soluzioni intermedie alternative non ci sono e sarebbero una ferita alla nostra democrazia e alla nostra economia.
Solo un governo con una maggioranza politica forte può rimettere in sesto l’Italia in Europa, smantellando il tentativo di farne la seconda Grecia per onorare interessi nazionali altrui, che non hanno niente a che vedere con l’integrazione e la salute dell’Europa dei popoli.
Il Corriere parla di “resa”, forse deluso. Il Pd rosica, voleva uno scalpo. Avrà una guerra.

Il Foglio 8/11/2011

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