venerdì 23 settembre 2011

Deputati a 18 anni, senatori a 25. Bene così!

4655495835_76004faced_bLargo ai giovani, anzi ai giovanissimi, in politica. La Camera ha approvato, con uno slancio bipartisan, il ddl costituzionale presentato dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, abbinato ad altre proposte di maggioranza e opposizione, che consente di essere eletti deputati a 18 anni e senatori a 25. Un via libera che indirizza il provvedimento all'aula di palazzo Madama e che ha incontrato il favore della stragrande maggioranza dei deputati, con 455 voti a favore, 11 contrari e 25 astenuti.

Soddisfatto, naturalmente, il ministro Meloni: "abbiamo scritto una straordinaria pagina di vita di questo Parlamento: essere riusciti a superare per un giorno le divisioni per pensare ai giovani è qualcosa di cui andare fieri". ''E' un atto fondamentale e dovuto in un Paese in cui c'è una vera e propria apartheid politica e sociale, la cui vittime sono i giovani e le donne", commenta il deputato del Pd Sandro Gozi, tra i promotori dell'iniziativa parlamentare bipartisan a favore dell'abbassamento dell'età minima dei parlamentari.

Commenti favorevoli anche nella maggioranza, come quello del vice presidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello: "la modernizzazione delle istituzioni e la speranza per il futuro passano anche dal coraggio di spalancare ai giovani le porte della rappresentanza democratica e dall'affermazione del principio dell'equità fra le generazioni che troppo spesso in passato è stato trascurato con conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti".

4 commenti:

  1. non prendiamoci in giro. Nessun partito candiderà mai alla camera un diciottenne; è una forzatura e non ha nemmeno molto senso questa norma. Giusto per rinfrescare la memoria: a 18 anni appena compiuti, un ragazzo italiano non ha nemmeno il diploma di scuola superiore. Vogliamo mandarlo in parlamento?
    Si faccia invece qualcosa di serio per evitare che i giovani rimangano precari fino a 40 anni e passa.
    Questa della Meloni mi sembra solo una pagliacciata propagandistica, se poi anche l'opposizione ha dato il suo appoggio, beh l'opposizione ha sbagliato!

    Walter Rivola

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  2. Come? Sono anziani, sono troppo anziani, sono giovani, sono troppo giovani.
    Da un ragazzo giovane non mi sarei aspettato un commento del genere. Concordo che diciotto siano veramente pochi, ma non dimentichiamo che sono elezioni democratiche, per cui se poi un congruo numero di votanti ha fiducia in lui ben venga.
    Rammento a Walter che l'andare in parlamento non implica l’abbandono dello studio (non c’è l’obbligo di presenza, purtroppo) per cui potrebbe arrivare pure a prendere la laurea breve se abbastanza preparato. Esiste, a mio avviso, un altro problema ben più serio: se è eletto, diciamo a venticinque anni, chi lo toglie più?
    Ci lamentiamo dell’“ anzianità” dei nostri governanti ma non ci preoccupiamo di mettere dei paletti per evitare che ci siano ricandidature a vita.
    Un ultimo appunto, ricadendo nell’appunto stesso forse, cerca di essere più umile. Anche se preparato, non tutto quello che pensi è giusto ed accusare, oltre al ministro e tutta la maggioranza come di consueto, pure la minoranza di errore forse è davvero troppo anche per te.
    Buone cose (come dice il nostro sindaco) Mirko.

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  3. io ho scritto: "Questa della Meloni mi sembra solo una pagliacciata propagandistica, se poi anche l'opposizione ha dato il suo appoggio, beh l'opposizione ha sbagliato!"

    Il "mi sembra" è chiaramente espressione di un pensiero che è mio e solo mio; giusto quindi per me, e sicuramente non corretto per altri. Ci mancherebbe che non fosse così.

    Da giovane quale sono, dico solo che credo (io quindi) siano ben altre le cose che andrebbero fatte per migliorare la nostra situazione.

    Spero non sia troppo, anche per me, e state bene (come dico io).

    WR

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  4. "beh l'opposizione ha sbagliato!"
    puoi girarla come vuoi ma questa affermazione non lascia spazio ad interpretazioni.
    Io rimango della mia opinione e tu della tua, per carità, ma non è possibile attaccare sempre , si può sbagliare, reiterare lo sbaglio, ma proprio sempre, è come fare tredici alla schedina, succede una volta nella vita, e non di tutti.
    Mirko

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