lunedì 4 luglio 2011

No Black bloc altro che No Tav!

dawDiciamo le cose come stanno. Il limite è stato superato: in Val di Susa non c’è più una protesta.
Quella è eversione. È una guerra mascherata da manifestazione pacifica.
Ieri 200 agenti feriti, unici eroi presenti sul posto. I criminali, invece, devono essere puniti.
Basta. Con la scusa di un corteo non si può commettere qualsiasi cosa. Arrestateli. Tutti. 
Prima che sia troppo tardi.

Dopo l’ennesima giornata di guerra mascherata (male) da manifestazione pacifica in Val di Susa, è d’obbligo prendere provvedimenti ancora più seri.

Bene aveva fatto il Governo la scorsa settimana a riprendere il controllo della zona per poter permettere l’apertura del cantiere senza perdere i fondi europei, ma se già allora quella che poteva sembrare una goliardata come la proclamazione della “Repubblica libera della Maddalena” era finita a pietrate, ora il limite che passa dalla protesta all’eversione è stato ampiamente superato.

Una giornata finita con il ferimento duecento agenti delle forze dell’ordine, gli unici eroi presenti sul posto, contrapposti ad un branco di criminali, non può essere lasciata passare come se nulla fosse, e la spirale di violenza che richiama violenza e la giustifica deve essere fermata immediatamente. La TAV si farà, perché questo è stato deciso dopo anni di studi e ragionamenti anche con le Amministrazioni locali, e tutti hanno il diritto di essere o meno d’accordo con la decisione. Che è però una decisione, non un’idea o un’opzione, e come tale verrà portata a compimento.

I criminali che hanno messo a ferro e fuoco la montagna, con un’organizzazione di tipo eversivo con armi di ogni genere nascoste nelle notti precedenti per poter poi essere usate contro i rappresentanti dello Stato devono essere puniti: ci sono centinaia di video ed immagini, ed è tutta gente già famosa negli ambienti dei centri sociali e degli anarchici; chiediamo quindi che la polizia proceda senza indugi ad identificare ed arrestare chi ha scatenato la guerra in un tranquillo angolo di Piemonte anche a posteriori: non si può lasciare passare l’idea di impunità, né si può accettare che con la scusa di un corteo si possa commettere qualunque azione.

Allo stesso modo anche i cattivi maestri, chi soffia sul fuoco della violenza e chi cerca di ottenere vantaggi e visibilità dalla protesta anche legittima dei veri abitanti della valle, va punito per istigazione a delinquere. Alberto Perino, il leader No Tav, ha dichiarato: «Volevamo assediare il cantiere e l’abbiamo assediato. Quindi abbiamo vinto. Abbiamo visto chi usa la violenza, è chi tira i lacrimogeni ad altezza d’uomo».

Questa persona è pericolosa e violenta, bisogna smetterla con le ipocrisie e dire le cose come stanno. Provvedimenti vanno presi contro tutti coloro che puntano, con la violenza, a rovesciare decisioni delle istituzioni democraticamente elette, e vanno presi in fretta, prima di creare pericolosi precedenti.

http://www.daw-blog.com/2011/07/04/arrestateli-tutti/#more-14382

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