martedì 5 luglio 2011

C’era una volta ‘Casola è una favola’: ovvero una triste Unione che non serve a nulla

casola favola

A Brisighella prende l’avvio improvvisamente una duplicazione della saga di Casola è un Favola, la vecchia rassegna estiva di teatro per ragazzi, nata a Casola con ben altri intenti nei primissimi anni ’80 e lasciata deperire per decenni dalle grigie e dopolavoristiche amministrazioni di sinistra che da allora si sono succedute.

Doveva diventare una rassegna regionale e poi nazionale sul modello del Giffoni Film Festival dal quale l’idea traeva origine (ne parlo con personale cognizione e trent’anni fa assicuro che c’erano le condizioni), ma per decenni è stata lasciata vivacchiare come evento di paese e quindi con risultati decisamente mediocri e ininfluenti. Un po’ come il mercato (ridicolizzato in mercatino) delle erbe, ma questa è un’altra storia.

Per quanto il brand della manifestazione sia uscito massacrato da decenni di vuoto progettuale (cosa ci si può mai aspettare da gente che senza vergogna chiama quattro stanze nelle ex scuole “Centro Policulturale”?!) , l’idea del teatro ragazzi di Casola ha attecchito nell’immaginario del territorio e non sono pochi quelli che sentendo il nome Casola aggiungono subito compiaciuti di sé, ‘Casola è una Favola’. Almeno nel nome il risultato non ha tradito l’idea.

Per questo dispiace che nel 2011, regnante l’Unione dei Comuni e quindi con strumenti di coordinamento delle politiche culturali e turistiche un po’ meno rozzi che in passato, Brisighella duplichi pari pari un progetto casolano, mal fatto e mal gestito quanto si vuole, ma casolano a tutti gli effetti.

Per buttare la cosa in politica - dove esattamente deve stare - mi chiedo se il sindaco e l’assessore alla cultura del nostro comune sapessero dell’iniziativa ed in tal caso quali rimostranze abbiano avanzato nei confronti dei colleghi di Brisighella. Se poi, peggio, non sapessero nulla, se non ritengano di presentarsi subito all’Unione dei Comuni sbattendo il pugno sul tavolo e chiedendo a muso duro se stiamo forse scherzando. Io lo farei.

Fabio Piolanti

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