giovedì 13 gennaio 2011

Nichi, ma che stai a di’ ?

vendolabersani-large"Roma è stata assediata da una vera e propria tenaglia militare, che ricorda altre epoche e altre capitali: Roma blindata e sequestrata come Santiago del Cile ai tempi di Pinochet".
Nichi Vendola, 30 novembre 2010

"Le primarie sono una vera spinta di vita, immettono un alito profumato nel centrosinistra che dice parole che sono in sintonia con la società".
Nichi Vendola, 30 novembre 2010

"Vorrebbe che il centrosinistra riprendesse in mano la questione morale con una capacità di autobonifica sconosciuta all'innocentismo 'a prescindere' della destra".
Nichi Vendola, 30 novembre 2010

“Ricordo la sensazione di infinita libertà nell’andare a cercare un orecchino adeguato alle mie tasche, un semplice cerchietto d’oro, e il dolore del buco fatto in gioielleria, lì capii quanto la bellezza nasca nel grembo del dolore”.
Nichi Vendola, 4 novembre 2010

Violenza significa lasciare che la brutalità dei mezzi diventi il cannibale che si mangia la bontà dei fini”.
Nichi Vendola, 17 dicembre 2010

Il capitalismo ormai non è solo incompatibile con la democrazia: è incompatibile con la vita”.
Nichi Vendola, “La sfida di Nichi”

“Sia pure calibrando ogni verso, ogni suono, ogni stilema, ogni mitologema, con la maestria dei vecchi orologiai (e qui la poesia è tutto un danzare insieme al dio del tempo), in questa densa e rapida silloge Pino Pisicchio ci offre un lavoro persino sorprendente”.
Dalla prefazione di Nichi Vendola al libro di poesie di Pino Pisicchio, Ecloga civile, Levante editore, 2010

“L’orecchino, come direbbe Roland Barthes, è il punctum: la cosa che ti punge e che ti attira. Qualcosa di irregolare, soprattutto quando vive nell’asimmetria della sua solitudine, lui che era nato per essere simmetrico con il suo gemello. Io lo volevo, e lo dissi a mia madre”.
Nichi Vendola, 28 ottobre 2010, intervistato da Denise Pardo sull’Espresso

“C’è quel bellissimo discorso di Obama sull’impotenza di fronte alla macchia di petrolio, che è una manifestazione emblematica di consapevolezza del limite del riformismo: dentro il recinto delle compatibilità date non esiste una risposta strutturale”.
Nichi Vendola, “La sfida di Nichi”, manifestoLibri, pagina 166

“Dicono che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: devono tenersi abbracciati per poter volare. Buon volo! Buon abbraccio!”.
Nichi Vendola, “La ballata di Nichi: le Parole del Futuro”, Edizioni Limina, pagina 67

“L’insieme dei personaggi che compongono la mia famiglia è qualcosa di veramente strabiliante. Una mia zia, zia Gina, per esempio, era una sensitiva”.
Nichi Vendola, “La Fabbrica di Nichi”, ManifestoLibri, pagina 49

“Il pensiero debole è una resa senza condizioni. E’ l’idea, appunto, che ci sia una specie di felice punto di fuga dalla realtà e dalla politica, un punto di sospensione della crisi e di ricomposizione verginale nell’utero della coscienza del mondo. Insomma: il pensiero forte governa il mondo con la guerra, oggi addirittura assunta senza delimitazioni spazio-temporali, e il pensiero debole, accovacciato negli interstizi avanguardistici del sociale, cova la sua pace e la sua alternativa al potere. Ecco come la sconfitta trasmuta in poesia e qualunque tensione al cambiamento s’imbarca sulla zattera del naufragio. Francamente insopportabile!”.
Nichi Vendola, “I dilemmi della speranza: un dialogo”, edizioni la meridiana, pagina 25

AUGURI PD!

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