venerdì 21 gennaio 2011

Faenza non deve perdere la sua scuola di ceramica

pict003“Andando avanti così Faenza perderà il ruolo centrale che ha sempre avuto nel mondo della ceramica. Di fronte al disinteresse totale di Provincia e Comune di Faenza, ho chiesto alla Regione di intervenire, affinché sia ascoltato il disagio di una larga parte del mondo faentino che sta chiedendo da tempo a gran voce che si ridia slancio alla scuola di ceramica, minacciando altrimenti di crearne un’altra visto che l’Istituto d’arte per la ceramica è diventato un semplice liceo artistico ad indirizzo design”.

Lo dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl Gianguido Bazzoni che questa mattina ha presentato un’interrogazione in Regione con la quale riassume il problema della scuola di ceramica, chiedendo soluzioni per il suo rilancio.

Bazzoni ricorda che “il Comune di Faenza in passato era sempre stato molto vicino e attento a questa scuola, che a Faenza esiste dal 1916, così come al Museo, mentre negli ultimi 15 anni se ne è disinteressato completamente, lasciando che la scuola scadesse progressivamente per qualità dell’insegnamento e per numero di studenti”. Il consigliere regionale precisa poi che “questo ha comportato un complessivo scadimento di tutta l’immagine della città di Faenza, conosciuta ovunque come la città delle ceramiche e in passato popolata da centinaia di studenti e artisti stranieri”.

“Oggi il liceo conserva la formazione ceramica solo nell’indirizzo sperimentale”, aggiunge, ricordando che per questi motivi sono insorti molti esperti e famosi ceramisti come il maestro Ivo Sassi che ha addirittura proposto di rifondare una scuola di ceramica.

Bazzoni chiede dunque alla Giunta di viale Aldo Moro “se non ritiene che sia un danno per l’intera società regionale la possibile perdita di un’eccellenza quale era rappresentata dall’Istituto Ballardini, se non pensa di intervenire, nell’ambito delle prerogative della Regione in ambito di artigianato, scuola e formazione professionale, per studiare e realizzare soluzioni che salvaguardino le caratteristiche e funzioni originarie dell’istituto”. Infine, chiede alla Giunta “se non ritiene di impegnare la Provincia di Ravenna e di coinvolgere il Comune di Faenza in un progetto che, affiancandosi al liceo artistico, valorizzi maggiormente l’eccellenza della ceramica, del suo insegnamento e del ruolo che può avere la presenza di Faenza nel mondo”.

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