giovedì 25 novembre 2010

L’Università è al collasso ma Bersani va sui tetti

2922521650_9047859d6e_mL'intervista del direttore di Libero Maurizio Belpietro al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini,

Buongiorno ministro, gli studenti l'hanno accusata di voler distruggere l'università. Bersani è salito addirittura sul tetto. Cosa pensa di quanto accaduto ieri?
"Ho sempre rispettato le proteste, ma quella di ieri è stata una forma inaccettabile. Assaltare il Senato e bloccare le città non credo sia un modo corretto e propositivo per parlare di università. C'è un paradosso rispetto a quanto accade all'estero. Nel Regno Unito gli studenti protestano per l'aumento delle tasse, in Italia il governo lotta per la sopravvivenza dell'università. Senza il nostro intervento, saranno le banche stesse a chiudere gli Atenei, come sta accadendo a Siena. Proprio per questo mi aspetterei studenti desiderosi di poter accedere a un buon sistema universitario e a un opposizione responsabile".
Le agitazioni sono legate ai tagli o... ai baroni?
"Le risorse ci sono, 1 miliardo di euro basta per far fronte al funzionamento e al diritto allo studio, per cui il governo ha stanziato 100 milioni, più altrettanti peri vaucher destinati alle imprese e alla formazione. Non ci possiamo più lamentare per l'assenza di risorse. La colpa è di chi non  vuole il cambiamento strumentalizza gli studenti"
I baroni, appunto.
"Si, non vedono di buon occhio una riforma che elimina fenomeni come Parentopoli e che impone una tenuta dei conti in ordine. La strada è questa: basta risorse a pioggia. E' una riforma epocale, porta più trasparenza e favorisce i giovani".
Un suo predecessore di centrosinistra, Berlinguer, ha parlato di "riforma simile alla sua", quella del 2000. Allora perché ora il Pd si oppone?
"Perché ha scelto di non discutere nemmeno la riforma. oggi il partito è quello di Bersani che va sui tetti non si sa se in veste di precario del Pd o studente ripetente. Ma la riforma si discute in parlamento. Se non lo si fa, non ci si può lamentare: la fuga dei cervelli è il frutto di un sistema che non funziona più".
I finiani voteranno la riforma?
"Spero che prevalga il senso di responsabilità. Ieri Fli ha posto due temi oggetto di emendamenti condivisi dala maggioranza. La Lega ha parlato di ridistribuzione delle risorse, il Pdl di concorsi. Due temi che affermano il merito e l'uso accorto delle risorse, elementi decisivi".
Si voterà prima del fatidico 14 dicembre?
"Sto lavorando per questo. Ciascuno poi si assumerà le proprie responsabilità".
Ma il governo reggerà?
"A mio parere ci sono le condizioni per andare avanti, ma questo governo non è stato votato per tirare a campare. Se non si potranno fare le riforme, l'unica soluzione sarà tornare alle urne".

9 commenti:

  1. mentre gli studenti scrivono meno soldi per le guerre e più per le università
    lo scrivevano anche 40-50 anni fa quando chi decideva erano -diciamo gli universitari -quelli che avevano studiato
    ora decidono sempre gli universitari quelli che hanno studiato
    in futuro???
    decideranno quelli che adesso hanno studiato e forse alcuni di quelli che oggi hanno scritto cazzate e che ormai hanno rotto i coglioni a noi che lavoriamo
    o forse Obama Bush sarkosy ecc ecc facevano i muratori
    morale andate a scuola e siate contenti di ciò che il convento passa che è fin troppo
    e come si dice l'erba del vicino è sempre la più verde ma se si provasse a guardare gli altri stati allora ci sarebbe poco da protestare e molto da gioire
    gianmaria

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  2. "ma se si provasse a guardare gli altri stati allora ci sarebbe poco da protestare e molto da gioire"
    ...consiglio una rapida occhiata al modello scolastico svedese!!!

    Walter Rivola

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  3. Ci sono due "piccole" differenze rispetto alla Svezia:

    1) Svezia: abitanti 9 milioni.
    Italia: abitanti 60 milioni.

    2) La Svezia ha i soldi, le casse italiane sono in nero.

    Meglio non lamentarci troppo, cosa dovrebbero dire in Irlanda dove vengono lasciati a casa 24.000 lavoratori statali.

    Lamentarsi nn serve a nulla, lo volete capire o no che nn c'è la grana?!

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  4. Dimenticavo in Svezia c'è il maestro "unico" e nella maggioranza dei casi non esiste il tempo pieno...

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  5. nulla da dire Walter ho abitato in Svezia esattamente a dingelvik ma loro per non voler ne saper leggere ne scrivere sono entrati in europa in punta di piedi tanto che ancora ora non hanno l'euro
    ora ti prego dimmi altri 2- 3 stati
    forse vuoi guardare l'Inghilterra la francia la polonia la Romania la spagna il portogallo la gracia oppure l'America dove uno studente impiega un decennio dopo la laurea per poter ripagare i debiti accumulati per potersi laurearevuoi che parliamo di questo o della mosca bianca la tanto citata scandinavia

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  6. per capire come dovrebbero andare le cose e per imparare, soprattutto, come realizzarle, mi hanno sempre insegnato a guardare al meglio che c'è in giro.

    Si impara e si migliora solo confrontandosi con le eccellenze.

    Se vogliamo dire che in giro c'è di peggio, va bene....soprattutto perchè nel mondo c'è un sacco di gente che, purtroppo, non ha di che mangiare, figuratevi se può anche solo pensare di iscriversi all'Università.
    Ma così facendo non credo faremmo il bene del nostro bel paese.

    Walter Rivola

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  7. certo che bisogna guardare le eccellenze
    ma è anche certo che quando si guarda bisogna guardare tutto
    la Svezia è un grande paese ma è anche un paese che accetta le decisioni dello Stato senza troppe lamentele se hai seguito la politica Svedese vedrai che sia che ci sia la dest o la sin poco cambia c'è una opposizione ragionevole e non distruttiva quando la Volvo e la Scania sono state vendute non una parola di protesta da parte di nessuno ti sembra possibile in Italia.
    ora senza ironia Walter vai se puoi a farti una vacanza in Svezia vedrai un popolo fantastico ospitale corretto educato e quant'altro vedrai un paese pulito bello veramente bello ma credimi è un paese duro deprimente alla lunga un paese triste invivibile per chi come noi è abituato al paese del sole la Svezia ha pure l'eccellenza nei suicidi tra i giovani ma tutti ricordano solo come sia ben organizzata
    ho un ricordo delle Svezia quando abitavo li un ministro -non ricordo il nome -andò in trasferta e uso la carta di credito statale per uso personale siccome restò fuori per più tempo del previsto e dichiarò per iscritto che aveva fatto spese personali al rientro restituì l'importo venne cacciata dal governo e la cacciarono con infamia
    si può dire che fu una mossa giusta ma lei non aveva soldi per rimanere fuori così a lungo e loro prendono uno stipendi irrisorio confronto ai nostri politici quindi che doveva fare rientrare e lasciare gli impegni politici non affrontarli perché era rimasta senza soldi e quindi non adempiere ai suoi doveri di ministro per questo la sua vita politica fini è giusto?io dico di no
    ma anche questa è la Svezia
    gianmaria

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  8. perchè in Svezia hanno i soldi?

    Perchè TUTTI pagano le tasse e gli evasori sono trattati da criminali, quali sono, e vanno in galera.
    Noi li eleviamo a santi. E li facciamo pure governare, così continuano a giocarsela tra loro e a proteggersi a vicenda, mentre giocano con le donnette bulgare.
    Poi capita che il riccone evasore usufruisca dei servizi sanitari o scolastici, pagati dalle tasse degli onesti, e che si lamenti pure.
    w l'italia

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  9. Da bravo uomo della sinistra cambi le carte in tavola
    io parlo di un caso specifico e tu tiri fuori le tasse e i ricchi e Berlusconi e le donne ecc
    dire che hai i paraocchi è un complimento tu sei proprio stato privato di ogni possibilità di vedere
    ma se vuoi guarda
    http://www.linearossage.it/5marzo53.htm
    chi siete voi
    gianmaria Dall'osso
    io mi firmo non mi nascondo mai

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