venerdì 1 ottobre 2010

I cinque punti del programma di governo nella presentazione di Berlusconi al Parlamento

4624185540_6520dbdfc7_b Federalismo - E' un ''pilastro'' del programma di governo. Sarà la ''cerniera unificante del Paese'', spiega Berlusconi, e dunque nessuno deve temere che possa produrre una ulteriore ''divaricazione Nord-Sud''. Garantirà trasparenza e permetterà di far nascere una ''nuova Italia grazie a un nuovo patto nazionale''.

Riforma Fisco - ''L'obiettivo del governo e' ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale'', garantendo al contempo crescita e rigore dei conti dello Stato. Il tutto ''senza creare deficit''. Al centro la famiglia (con la rinnovata promessa di introdurre il quoziente familiare), il lavoro e la ricerca.

Giustizia - E' il terzo capitolo. Basta con ''l'uso politico'' della giustizia, e' ora di riforme a partire da quella ''costituzionale'' del Csm e dalla separazione delle carriere giudici-pm. Il premier non dimentica il lodo Alfano e il processo breve assicurando a breve un ''piano straordinario per le cause civili pendenti''.

Sicurezza - Il premier ricorda i ''successi'' registrati dal governo nella lotta alla criminalità e elogia più volte il lavoro svolto da tutte le forze dell'ordine. ''C'è una grande squadra che si chiama finalmente Stato''. Molto bene anche, sottolinea, l'azione sul fronte dell'immigrazione clandestina con sbarchi ridotti dell'88%.

Sud - Più infrastrutture materiali e immateriali: sono questi i due assi principali lungo i quali, sostiene il presidente del Consiglio, si muove l'azione dell'Esecutivo. ''Nei prossimi anni con investimenti per 21 miliardi di euro - dice - saranno triplicati gli interventi sul Mezzogiorno, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti come il completamento del Salerno-Reggio Calabria''. Entro dicembre invece sarà pronto il progetto esecutivo del Ponte dello Stretto.

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