mercoledì 28 luglio 2010

La corte costituzionale ha respinto i ricorsi delle regioni contro il nucleare

3489160264_fa57654e04 La Corte Costituzionale ha reso note le motivazioni della sentenza con cui ha respinto i ricorsi delle regioni contro la legge delega sul nucleare (legge 99/09). Secondo la Consulta, la delega conferita al Governo per disciplinare il processo che porta alla realizzazione di nuove centrali nucleari è conforme alla Costituzione perché non lede direttamente la sfera di competenze delle amministrazioni regionali.

La sentenza ricorda che “le procedure di cooperazione o di concertazione possono rilevare ai fini dello scrutinio di legittimità di atti legislativi, solo in quanto l’osservanza delle stesse sia imposta, direttamente o indirettamente, dalla Costituzione, il che nella specie non si verifica”.
Le regioni lamentavano la mancata previsione di strumenti di leale collaborazione, ovvero l’intesa regionale, cui deve essere subordinata la chiamata in sussidiarietà per l’esercizio accentrato delle funzioni amministrative da parte dello Stato in una materia di competenza legislativa concorrente come quella relativa alla produzione di energia. È tuttavia da rimarcare che l’intesa regionale, se non è espressamente prevista dalla delega, non è nemmeno preclusa dalla stessa.

Fatta salva la delega e la struttura portante della normativa in materia di energia nucleare, l’unico elemento che rischia di cedere sotto il peso di una futura pronuncia della Consulta riguarda il potere sostitutivo del Governo in caso di mancata intesa regionale. La delega ha previsto la possibilità per lo Stato di ricorrervi in caso di mancata intesa degli enti locali. Le Regioni vi si oppongono nella misura in cui il potere sostitutivo può essere esercitato anche nei confronti dell’intesa regionale.

Sulle modalità di superamento della mancata intesa regionale previste dal decreto legislativo 31/10 si scontreranno quindi le tesi delle regioni ricorrenti e quelle difese dall’avvocatura dello Stato. Per la localizzazione degli impianti, in caso di mancato rilascio dell’intesa, si prevede la costituzione di un comitato interistituzionale e, se i lavori di questo non si concludono con un accordo, si procede con una delibera del Consiglio dei Ministri in composizione allargata al presidente della Regione. La localizzazione di tutti gli impianti viene poi ratificata dall’intesa della Conferenza unificata.

Nel successivo iter di autorizzazione dell’impianto (momento separato dalla sua localizzazione), il potere sostitutivo del Governo è, invece, previsto solo per la mancata intesa di un ente locale. Su queste disposizioni si attende ora il giudizio della Corte Costituzionale, che dovrà dire se sono sufficienti o meno le garanzie di autonomia così riconosciute alla regioni. Ma la sentenza depositata la scorsa settimana dà indicazioni sull’orientamento della Corte Costituzionale in materia di energia nucleare utili per pronosticare l’esito degli altri ricorsi che vedranno le regioni sul banco degli imputati, anziché lo stato. Nelle motivazioni, infatti, la Corte afferma che non può essere in discussione “la scelta operata dal legislatore nazionale di rilancio della fonte nucleare, la quale esprime con ogni evidenza un principio fondamentale della produzione dell’energia”.

Per quanto sia quasi lapalissiana l’appartenenza delle norme che consentono la produzione di energia nucleare al rango dei principi fondamentali che lo Stato è chiamato a fissare nell’ambito delle materie a competenza concorrente, è significativo che la Corte si esprima al riguardo, quando si attende un suo giudizio sulle interdizioni poste per legge da alcune regioni alla realizzazione di centrali nel proprio territorio. Insomma, un’anticipazione del probabile esito dei ricorsi presentati contro le leggi regionali che, di fatto, si pongono in contrasto con quello che ora possiamo chiamare senza tema un principio fissato dallo Stato in una materia concorrente, ossia la libera produzione di energia da fonte nucleare.

1 commento:

  1. spero la facciano nella piana di valsenio, mi piacerebbe avere un panorama alla Springfield! e magari dopo ce la danno pure a gratis!!1

    ciao!

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