giovedì 3 giugno 2010

Ah, ecco

Sherlock_Holmes[1] Giovedì scorso Repubblica ha intervistato David Lane dell’Economist il quale dapprima ha mostrato di ignorare il disegno di legge sulle intercettazioni ma poi, alla domanda «In Inghilterra le cose sono diverse?», ha risposto: «Lì le intercettazioni non vengono pubblicate». Ah. Ecco.

Il giorno dopo, sull’Espresso, hanno intervistato l’ex direttore dell’Economist Bill Emmott secondo il quale «Questa legge mette in pericolo la democrazia italiana», ma poi ha precisato: «Da noi le intercettazioni finiscono raramente ai giornali, evidentemente gli inquirenti italiani devono cercare il supporto della stampa». Ah. Ecco.

Ieri, infine, il Fatto ha intervistato John Lloyd del Financial Times il quale - dopo altre esternazioni apocalittiche, obviously - ha detto: «Da noi il problema non è così grande come in Italia, perché le intercettazioni raramente vengono rese pubbliche». Da loro, cioè, durante le indagini, e prima del processo, non esce una riga. Ah ecco.

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