lunedì 24 maggio 2010

Le opposizioni insorgono sull’incredibile vicenda dell’Autodromo

autodromo-imola-250-2[1] All'ordine del giorno del Consiglio comunale di Imola di mercoledì prossimo c'e' un punto che prevede la discussione "in merito al pagamento del debito di Formula Imola" nei confronti del Comune e alla "richiesta di autorizzazione all'aumento della partecipazione societaria di ConAmi in caso di ritorno 'in bonis' della società". Quando Simone Carapia, consigliere comunale del Pdl e presidente della commissione Bilancio, ha letto queste parole non ha più avuto dubbi. Era la conferma che aspettava.  
"Ora non e' più ufficioso ma e' ufficiale: il ConAmi vuole accollarsi il debito. I rappresentanti dei Comuni che siedono nel cda del Consorzio pubblico delle altre Province si sono dovuti adeguare e chinare la testa. Siamo alle comiche finali", scrive il berlusconiano in una nota. Per Carapia, "è scandaloso che per la 'malagestio' del centrosinistra imolese tutto il territorio che coincide con il Consorzio pubblico ci debba rimettere. Ad essere coinvolti, infatti, sono i 23 Comuni delle province di Bologna, Ravenna e Firenze, che fanno parte del ConAmi". L'uso delle risorse pubbliche per evitare il fallimento di Formula Imola configura una vicenda "talmente torbida e intricata che mette in cattiva luce Imola e il suo Circondario e la colpa e' unicamente di chi governa il territorio imolese", accusa Carapia.  Senza dimenticare di assicurare, mentre monta la protesta del Pdl ravvennate, che il Pdl di Imola non e' stato a guardare in tutto questo tempo, ma "ha subito preteso chiarezza nelle varie sedi istituzionali, ma non e' arrivata". Carapia fa anche l'esempio delle commissioni sull'Autodromo a cui la maggioranza non ha voluto prendere parte.

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Anche il Popolo della Libertà di Faenza insorge contro la procedura di salvataggio dell’Autodromo di Imola dal fallimento. Depositata un’interrogazione in Regione, e si punta a parlarne in Parlamento.
Arrivano sui banchi del Consiglio provinciale di Ravenna gli strascichi del fallimento dell’Autodromo di Imola. Il Comune di Faenza è, infatti, il secondo socio pubblico per importanza del Consorzio Azienda Municipalizzata di Imola che sta tentando di salvare la società che gestisce il circuito sulle rive del Santerno.
E se l’operazione di pagare tre milioni di euro per tacitare i creditori puzza gia di marcio per i gruppi dell’opposizione imolese, pronti a preparare un fascicolo da presentare alla Procura, qualche chilometro più lontano si pensa di portare la questione in Regione e in Parlamento (cfr. intervista a Raffaella Ridolfi, Consigliere del Popolo della Libertà della Provincia di Ravenna).
E se è vero che l’unione fa la forza, i gruppi di opposizione di Faenza sono pronti ad unirsi ai colleghi di tutti i comuni soci di ConAmi.

rass2[1]

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