lunedì 15 marzo 2010

Roma
Tutti gli organismi del Popolo della Libertà della provincia di Ravenna sono attivamente impegnati per contribuire con una massiccia presenza alla riuscita della grande manifestazione nazionale di Sabato 20 Marzo a Roma
Il programma della manifestazione prevede la partenza alle ore 15.00 di due cortei rispettivamente dal Circo Massimo e dal Largo dei Colli Albani che confluiranno alle ore 17,00 in Piazza San Giovanni in Laterano dove inizierà il comizio di Silvio Berlusconi.
Da tutto il territorio provinciale è prevista la partenza di quattro autobus:

Per prenotare la partecipazione che è completamente gratuita e per chiedere ogni informazione si possono contattare i seguenti referenti:
Ravenna:
Giovanna Benelli - cell. 3683954107; 
Paola Frenna  - dalle 9.30 alle 12.30 – tel. 0544460559 
Adriana Santamaria - dalle 15.30 alle 18.30 – tel. 0544460559
Faenza:
Luciano Spada - cell.3481422821   
Italia Maiellaro - cell.3200566223
Lugo:
Primo Costa - cell.335490334      
Angela Scardovi - cell.3333750016
Cervia:
Alessandra Coatti - cell.3482606824            
Paolo Savelli - cell.3333306727

4 commenti:

  1. Mi spiegate per piacere una cosa?
    E' stato messo su questo blog un post, un mese fa, in cui si riproduceva una direttiva di Paolo Bonaiuti, che ricordava alle amministrazioni, in tempo di campagna elettorale, di limitarsi alle comunicazioni al pubblico indispensabili per il funzionamento della macchina governativa.
    Ora, come mai può uscire un libro, per Mondadori, intitolato "L'amore vince sempre sull'odio e sull'invidia", firmato dal Primo Ministro, corredato da un inserto intitolato "Il governo del fare" in cui si parla dei risultati ottenuti dall'esecutivo?
    Cioè, le amministrazioni comunali devono esimersi dal fare campagna elettorale, mentre l'amministrazione statale può?

    cristiano

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  2. Cristiano,
    temo che le eccessive frequentazioni della madrassa di GPS ti facciano velo, ma farò egualmente finta di credere che tu abbia bisogno di una spiegazione. Lo sai, vero, che è una finta?!

    La Legge 22 febbraio 2000 n. 28 (Disciplina della comunicazione istituzionale e obblighi di informazione) disciplina la comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni in periodo elettorale e in particolare prescrive all'art. 9 che “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche (non solo ai comuni?!) di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni.”
    Gli organi e gli uffici dell'Amministrazione sono tenuti ad adeguarsi alle modalità stabilite dalla legge per la comunicazione in periodo elettorale con decorrenza dalla data di convocazione dei comizi (che non potrà essere posteriore al 55° giorno precedente le elezioni) e fino a tutto il 29 Marzo 2010.
    In merito alle tipologie ed alle forme di comunicazione disciplinate dalla Legge 28/2000 il Ministero dell'Interno ha precisato che l'espressione "Pubbliche Amministrazioni" deve essere intesa in senso istituzionale e non con riferimento ai singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali, se candidati alle elezioni, possono svolgere attività di propaganda elettorale al di fuori dell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che per tale attività non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture, assegnati alle Pubbliche Amministrazioni medesime per lo svolgimento delle loro competenze.
    Secondo il Ministero sono poi certamente consentite le forme di pubblicizzazione necessarie per l'efficacia giuridica degli atti amministrativi.
    Inoltre la genericità e ampiezza del disposto dell'articolo 9 della L. 28 sembra nascere, a parere sempre del Ministero, dall'opportunità di fare affidamento soprattutto sui doveri di equilibrio e di correttezza degli Amministratori non solo nella scelta delle comunicazioni da consentire in periodo elettorale, ma anche per quanto riguarda le forme e i modi in cui queste comunicazioni devono essere effettuate. In tal senso devono essere letti i riferimenti a "forme impersonali" ed alla "indispensabilità" dell'attività di comunicazione per l'assolvimento delle funzioni proprie.
    Circa l'aspetto dell' "indispensabilità", salvo i casi di palese evidenza, essa non può che essere valutata con apposita dichiarazione dal dirigente competente per materia, responsabile dell'attività oggetto di comunicazione, se l'attività è gestionale, o dell'amministratore di riferimento, se l'attività è di natura politica.

    Ergo: Berlusconi, come qualsiasia altro politico (compreso il nostro Iseppi, se lo volesse) può pubblicare ciò che vuole e quando vuole anche in periodo elettorale.

    Fabio

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  3. "Si invitano, pertanto, tutte le amministrazioni a sospendere, in tale periodo, ogni attività di comunicazione effettuata sui mezzi di comunicazione di massa" (Il sottosegretario Bonaiuti)
    In un libro che raccoglie gli attestati di stima e di affetto al Presidente del Consiglio dopo l'aggressione di Milano, mi chiedo cosa c'entri un opuscolo intitolato 'Il governo del fare'.
    Il Governo del fare, e non 'Cosa Silvio Berlusconi ha fatto'.
    Quindi, a nome di tutta la sua amministrazione.
    In periodo elettorale, potrebbe sembrare non esattamente una pubblicazione indispensabile all'efficace assolvimento delle proprie funzioni, tutto qua.

    (Fa benissimo Berlusconi a fare campagna elettorale, visto che dando un'occhiata ai simboli del Pdl per queste elezioni, pare che sia lui il candidato governatore in tutte le regioni...seguo un sacco di madrasse, Fabio! Sono ormai irrecuperabile!)

    cristiano

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  4. l'amore vince sull'odio?

    ps
    questo non è dileggio, è la prima pagina di Libero. anche se a volte possono essere facvilmente confusi fra loro. ;)

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