venerdì 30 ottobre 2009

Il PDL fa cinque domande a Errani in Consiglio regionale

Il Pdl pone cinque domande al presidente della Regione, Vasco Errani sulla questione Terremerse alle quali il numero uno di viale Aldo Moro dovrebbe rispondere in una delle prossime sedute del Consiglio.
I consiglieri del PDL Fabio Filippi, Ubaldo Salomoni e Andrea Leoni chiedono:
1) se è vero che i lavori di costruzione del nuovo stabilimento vinicolo della cooperativa Terremerse a Imola sono durati solo otto giorni;
2) se il presidente Errani ha presenziato e votato le modifiche al Piano regionale di sviluppo rurale che garantivano gli aiuti al fratello, invece di uscire dall’aula;
3) se il contributo regionale é stato erogato regolarmente e dopo tutti i controlli previsti dalla legge;
4) se Terremerse ha fornito il certificato di agibilità e conformità edilizia assieme al rendiconto e alla dichiarazione di fine lavori, come impone la legge;
5) se è vero che i Comuni di Imola e Bagnacavallo hanno trasformato in edificabili terreni di proprietà della cooperativa.
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Dopo la pubblicazione, una settimana fa, di un articolo su Il Giornale che accusava il presidente della Regione, e dopo una riunione dei capigruppo che ha fatto incassare ad Errani la solidarietà di tutti, il gruppo di Forza Italia nel Pdl di viale Aldo Moro continua a chiedere chiarezza.
I tre consiglieri, infatti, nella seduta dell’Assemblea hanno chiesto alla presidente del Consiglio regionale, Monica Donini, di iscrivere all’ordine del giorno la mozione sul “finanziamento Errani presidente a Errani fratello”.
I cittadini, afferma Filippi in una nota, “hanno il diritto di conoscere come sono stati spesi i loro soldi. Chi meglio del diretto interessato può raccontarcelo?” Il Pdl, “a tutela del presidente, chiede la discussione urgente della mozione”.
Errani, però, da parte sua “ha il dovere di onorare il ruolo che ricopre, non si nasconda dietro un dito”, attacca Filippi. Le accuse del Giornale ”non sono certo velate e nel pezzo giornalistico non mancano certo i nomi e i cognomi”.

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