venerdì 25 settembre 2009

Ma che sinistra è questa che svende servizi per comperare azioni?

E così anche il nostro Consiglio Comunale mercoledì 23 settembre con il voto favorevole di PD, Rifondazione Comunista, Sinistra e Libertà ed il voto contrario di PDL, Lega Nord, UDC, Indipendenti , ha approvato l’operazione di cessioni delle reti del gas a Hera
Con la cessione delle reti da parte di Con.Ami (il consorzio di cui fa parte Casola Valsenio) e degli altri soggetti (Comuni di Ravenna, Ferrara, Bologna ecc), Hera si troverà ad operare in condizioni di monopolio sempre più esclusivo nell'ambito dei servizi locali in concessione.

Questa scelta sembra contraddire quanto afferma il Programma Nazionale del PD, laddove riconosce che "l'obbiettivo è la garanzia universale dei servizi pubblici al massimo ed
ancora che "un ulteriore fattore di modernizzazione dei servizi pubblici è costituito dall'aumento del grado di concorrenza nella loro erogazione".
livello di qualità, al minimo costo di produzione e con la più ampia trasparenza dei meccanismi di determinazione delle tariffe"
Lo stesso Sindaco di Forlì del PD, a conferma dei rischi connessi all'operazione, si è opposto alla vendita delle reti di proprietà del Comune da lui amministrato.

Lo si fa invece in tutto il ravennate e imolese al solo scopo di mettere Hera al riparo dall'attacco di imprese concorrenti (italiane e di altri Paesi membri dell'Unione) nel medio e lungo periodo creandole le condizioni per raggiungere una sufficiente massa critica.
In cambio Con.Ami aumenterà il proprio pacchetto di azioni di partecipazione in Hera.Dunque, si trasferiscono pezzi di patrimonio (le reti) in cambio di azioni (di rischio) e rendendo i servizi di pubblica utilità inaccessibili alle imprese concorrenti!
Se è vero che la concorrenza, quando opera sulla base di regole chiare ed uguali per tutti i competitori, è in grado di introdurre efficienza nel sistema economico, allora non si capisce perché si opera per scoraggiare ed impedire l'affermarsi di questo principio.
Qual è, allora, l'obiettivo del Con.Ami e dunque del PD? E' quello di essere un importante azionista in Hera, ormai una società per azioni che ha perso ogni riferimento con le radici territoriali da cui è nata, o essere invece un erogatore di servizi per la popolazione che amministra?

Hera, nata dalla trasformazione delle ex municipalizzate e dalla loro successiva fusione, attiva nella produzione e nell'erogazione di servizi di pubblica utilità (acqua, luce, gas, rifiuti, energia elettrica), si riconferma Società che opera in regime di monopolio sul territorio servito spesso con scarsa trasparenza.
Con questo genere di operazioni, il soggetto pubblico più vicino al cittadino, il Comune, sta perdendo di vista lo scopo della sua funzione: organizzare e produrre per la popolazione servizi efficaci ed a costi contenuti, che possono essere garantiti solo favorendo un ambiente competitivo in presenza di azioni di controllo efficaci. L'ambiente competitivo non potrà mai essere garantito cedendo le reti ad Hera, ed il controllo sulla qualità dei servizi ed il loro costo non potrà mai e poi mai risultare efficace in presenza di un evidente conflitto di interessi: il Comune è azionista di Hera e si attende da essa un ritorno monetario sotto forma di dividendi, che potranno essere generati prevalentemente operando sulle tariffe dei servizi pagate dai cittadini.

Per questo l’operazione appare particolarmente contraddittoria per gente di sinistra perchè va in controtendenza rispetto alla sempre dichiarata politica di redistribuzione dei redditi.
La presenza di cointeressenze disattende, dunque, il principio della distinzione netta del ruolo del controllore da quello del controllato. Servizi con caratteristiche imprenditoriali potranno imboccare sì la strada della privatizzazione, ma in mano pubblica devono restare ben salde le funzioni di indirizzo, di regolazione e di controllo.
La privatizzazione non può prescindere da una effettiva liberalizzazione del mercato dei servizi pubblici locali, che deve avvenire in un ambiente favorevole allo sviluppo di una vera concorrenza, su presupposti chiari e trasparenti, per evitare di passare da un monopolio pubblico a un monopolio privato.
Questo solo dovrebbe essere l'imperativo categorico di amministratori pubblici responsabili.
Non è chiedere troppo che ciò avvenga anche a Casola Valsenio.

8 commenti:

  1. Questa sinistra piange tutto il giorno sui poveri immigrati soli e abbandonati, ma non piange mai per i poveri cittadini massacrati da queste società per azioni dirette dalla sinistra che impongono tariffe impossibili per servizi resi in regime di monopolio

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  2. siamo o non siamo noi cittadini i proprietari della rete casolana?
    chiediamo quindi al Sindaco di sentire il parere dei cittadini, dopo aver spiegato senza imbrogli in cosa consiste l'operazione!!!

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  3. Mi interessa questo argomento, e discuterei volontieri. Ma come si fa a discutere con chi è convinto a tal punto di ciò che dice da noscondersi dietro l'anonimato?
    "Cuor di Leone" li ha chiamati Piolanti...

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  4. ci sono differenze sostanziali tra i "cuor di leone " che mettono in dubbio l'operato di Piolanti durante il suo orario lavorativo e chi non ha il coraggio o la voglia di firmare un proprio commento sul blog del PDL.
    Non voglio giudicare e offendere nessuno, penso però che siano molto più presuntuosi i vari post di Sagrini contro gli anonimi di quello che gli stessi scrivano.
    Se si vuole fare chiarezza su di un argomento si può benissimo rispondere ad un anonimo,io l'ho fatto sulla scuola e non mi ha creato nussun problema.
    Parafrasando i post di Sagrini mi vieni il sospetto che si voglia rispondere volutando chi pone il problema oppure, ancor peggio , si voglia sapere chi ha l'ardire di opporsi.
    Credo proprio che questo blog ,nella sua libertà, inizi a creare qualche mal di pancia.

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  5. questo blog caro Mirco è come tutti gli altri blog politici o sei daccordo con ciò che la linea del partito dice oppure sei cacciato "COSì COME E' SUCCESSO A ME " ma questo non avrei dovuto dirlo per non creare danni al partito.Spero di trovare prossimamente ospitalità "e non importa dove "per poter dire pure io la mia su ciò che sta succedendo ma da uomo libero e non da cagnolino al guinzaglio.Non mi si addice
    Dall'osso gianmaria

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  6. Caro Mirko cosa c'entrano i miei post "presuntosi"? Io penso che ai commenti (e ai commentatori) anonimi non si debba nè risposta nè rispetto.

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  7. io penso che si debba rispetto e risposta a tutti quelli che non offendono,anonimi o firmatari che siano,ma è solo la mia opinione.

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  8. Sig. Sagrini personalmente non capisco le ragioni del suo accanimento contro le persone che ancora non ritengono opportuno firmarsi su questo Blog!
    Mi dispiace, se il confronto è civile ed educato non vedo il motivo di voler sapere assolutamente chi scrive, non credo sia obbligatorio dichiarare pubblicamente la propria opinione politica.
    Peccato si perde anche così una opportunità di dialogo e confronto, da tutti invocata ma in realtà ben temuta e in ogni modo evitata dai politicanti di professione.
    Io non sono un Politico e per questo preferisco non espormi, ma a quanto pare per parlare con i "Politici" o si è della casta o non si è considerati!

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