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lunedì 21 maggio 2012

Ballottaggio: Grillo prende Parma

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La vera sorpresa del ballottaggio non è la sconfitta globale del Pdl, ormai data per scontata, ma l’affermazione poderosa del Movimento 5 Stelle.

La prima valutazione a caldo è che sembra si stiano riposizionando migliaia di voti e che l’astensione assuma connotazioni politiche di primo piano.

Se poi questa è la novità in grado di salvare l’Italia, è tutto da dimostrare, perché le parole di Grillo pesano come pietre

martedì 8 maggio 2012

Ciao Riolo, ci vedremo tra cinque anni, nel 2017, quando saranno passati 72 anni di amministrazione ininterrotta della sinistra.

riolo vittoria pd

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riusciremo mai a dimostrare anche ai cittadini dei nostri comuni che un modello diverso di amministrazione pubblica è possibile e soprattutto è utile e che l’alternanza è un valore?   Riusciremo mai?

La coalizione di centrosinistra recupera più dell’11% dei consensi rispetto al 2007. Batosta della lista appoggiata dal centrodestra, i civici di “Alternativa” ottengono due seggi in Consiglio

riolo elezioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quello che balza agli occhi, come evidenziato nell’intera consultazione amministrativa italiana, è l’enorme crescita del partito degli assenti, coloro che a votare non ci sono andati.
Su 4.495 elettori, a Riolo Terme si sono presentati nei sei seggi in 2.989, ossia il 66,50%: più di un terzo dei riolesi (esattamente 1.506 aventi diritto) non si è espresso: la lista di centrosinistra “Uniti per Riolo Terme” ne ha ottenuti 1.638 (in crescita rispetto ai 1.540 del 2007), mentre “Alternativa per Riolo” si è fermata a 619 e “Insieme per Riolo” a 559.
C’è, insomma, il partitone del “non voto” di cui Nicolardi dovrà necessariamente tenere conto nella sua attività amministrativa, perché è fin troppo facile supporre che si tratti di una massa di persone a cui le cose non stanno bene, a partire da quanto hanno combinato le amministrazioni che si sono succedute, ma che non è rimasta convinta dai programmi delle liste d’opposizione e dai loro candidati.

lunedì 7 maggio 2012

Elezioni di Riolo Terme: L’affluenza scende dal 83% al 66%. La disfatta del centro destra ha molti padri: a Roma, a Ravenna, a Riolo

Elezioni Riolo Terme, risultati sindaco consiglio comunale 6-7 maggio 2012
Elettori: n 4502 
Affluenza: 66,49 % 
Affluenza precedente: 83,50%
Sindaco uscente:
Emma PONZI 

Sezioni scrutinate: 6 su 6

Candidato

Lista

Voti

%

Consiglieri

 Vincenzo Valenti

Insieme per Riolo

559

19,85

1

 Alfonso Nicolardi

Uniti per Riolo Terme

1.638

58,16

7

 Guido Catani

Alternativa per Riolo

619

21,98

2

domenica 6 maggio 2012

lunedì 2 aprile 2012

Valenti propone un progetto di sostanziale cambiamento per Riolo Terme

riolo10“Insieme per Riolo” è la lista presentata dal candidato sindaco VINCENZO VALENTI per battere la sinistra a Riolo Terme.
Il candidato sindaco Valenti ha dichiarato che anagraficamente la lista è più vecchia di quella del centro sinistra ma che ha voluto puntare sull’esperienza.
Tutti i dieci candidati infatti hanno grandi competenze nei loro settori di appartenenza, e questo non può essere che un vantaggio.

Due i capisaldi sui quali si baserà il programma: restituire a Riolo Terme l’identità che merita, dando senso al turismo e soprattutto alle terme, che trent’anni fa erano il punto di forza e rilancio del piccolo commercio. .

I Candidati

Isabella Cantagalli
Franco Baldisserri
Roberto Reggiani
Claudio Codrigani
Miriam Pelliconi
Alberto Bertoni
Pier Domenico Gentilini
Silvia Randi
Paolo Alquati
Matteo Valgimigli,
30 anni, libero professionista
44 anni, artigiano
45 anni, imprenditore agricolo
70 anni, rappresentante
40, imprenditrice agricola
61 anni, export manager
26 anni, vigile del fuoco ausiliario
46 anni, casalinga
72 anni, geometra
35 anni operaio edile

mercoledì 9 novembre 2011

L’ultima battaglia è per le elezioni subito

Berlusconi-al-Quirinale-638x425Siamo ripetitivi, ma stranamente e irresponsabilmente allegri. Nelle forme dovute, con eleganza e tatto e molta fermezza all’esterno e all’interno del suo palazzo politico, Berlusconi ha avuto tutto l’agio di impostare l’ultima sua battaglia. Rassicurare Napolitano sul fatto che è disponibile ad andarsene in cambio di una grande prova di maturità e di democrazia del sistema politico che è all’origine del suo mandato popolare: nuove elezioni.

Fare appello all’opposizione per il varo urgente di misure di stabilità finanziaria in condizioni di emergenza, via maxiemendamento e legge di stabilità.
Le dimissioni seguono a ruota, con la richiesta di elezioni subito in ragione di quel che tutti sanno, e che sarà detto ad alta e chiara voce in Parlamento: il governo del paese lo decidono gli elettori, soluzioni intermedie alternative non ci sono e sarebbero una ferita alla nostra democrazia e alla nostra economia.
Solo un governo con una maggioranza politica forte può rimettere in sesto l’Italia in Europa, smantellando il tentativo di farne la seconda Grecia per onorare interessi nazionali altrui, che non hanno niente a che vedere con l’integrazione e la salute dell’Europa dei popoli.
Il Corriere parla di “resa”, forse deluso. Il Pd rosica, voleva uno scalpo. Avrà una guerra.

Il Foglio 8/11/2011